Busto Arsizio apre altri sei concorsi: il Comune corre ai ripari per colmare gli organici

Nuove assunzioni, mobilità interne e il bando per il nuovo direttore della Biblioteca dopo le dimissioni di Claudia Giussani.

BUSTO ARSIZIO – Prosegue il piano assunzioni del Comune di Busto Arsizio, che annuncia una nuova tornata di concorsi pubblici. Sono sei le selezioni attualmente aperte, tra cui quella per il futuro direttore della Biblioteca, ruolo rimasto vacante dopo le dimissioni di Claudia Giussani, vincitrice di un concorso in un altro ente. «L’obiettivo è ridurre al minimo i vuoti in organico – spiega l’assessore al personale Mario Cislaghi – così potremo reggere l’impatto di mobilità e pensionamenti».

I nuovi bandi

Dopo i dieci posti messi a bando la scorsa estate – che avevano attirato 270 candidature – il Comune rilancia con nuove selezioni.
Sul portale INPA sono già pubblicati:

  • 1 istruttore direttivo amministrativo/contabile (laureati), scadenza 2 dicembre;
  • 1 istruttore amministrativo/contabile (diplomati), scadenza 7 dicembre;
  • 1 agente di Polizia locale (diplomati), scadenza 7 dicembre;
  • 1 direttore della Biblioteca, scadenza 9 dicembre.

Sono inoltre aperte due procedure di mobilità:

  • 1 istruttore tecnico (geometri);
  • 1 istruttore direttivo tecnico (architetti o ingegneri), entrambe in scadenza il 7 dicembre.

A breve saranno pubblicati altri due concorsi: istruttore direttivo tecnico e istruttore tecnico, quest’ultimo in convenzione con il Comune di Comabbio. Pubblicato oggi anche il bando per le progressioni orizzontali del personale.

«Basta polemiche sul personale»

Cislaghi interviene anche sulle recenti tensioni politiche legate al lavoro dei dipendenti comunali, dopo le uscite del consigliere di Fratelli d’Italia Max Rogora. «Affermazioni che denigrano i lavoratori non sono accettabili – afferma –. Ogni settore ha le proprie criticità, ma a Busto abbiamo già 200 dipendenti in meno rispetto allo standard. Io rappresento tutti e so quanto si impegnano. Serve vivere il Comune ogni giorno per capirlo».

Contrattazione decentrata: accordo fatto, ma restano nodi aperti

Intanto l’amministrazione ha firmato con sindacati e RSU l’accordo sulla contrattazione decentrata, che prevede un aumento complessivo di 540mila euro per il fondo incentivante (al netto degli oneri previdenziali):

  • 100mila euro destinati ai funzionari (ex posizioni organizzative, ora elevate qualificazioni),
  • 440mila euro ai dipendenti, con 127.500 euro per il welfare.

«Stiamo cercando di valorizzare le “P.O.”, che oggi percepiscono stipendi più bassi rispetto ai Comuni della Valle Olona – osserva Cislaghi – non è stato semplice, ma si è raggiunto un equilibrio».

Rimangono però i capitoli irrisolti: la gestione dei parcheggi interni, ancora sospesa, e la questione della rappresentanza sindacale. Una novità resa nota dall’Aran, riportata oggi dal Sole 24 Ore, stabilisce infatti che le organizzazioni sindacali territoriali non firmatarie del contratto nazionale non potranno più partecipare alla contrattazione decentrata. Un cambiamento che rischia di escludere la Cgil, priva di rappresentanti all’interno dell’ente, dai tavoli di trattativa per il personale comunale.