Lutto nel mondo della musica italiana. È morto all’età di 69 anni Beppe Vessicchio, uno dei direttori d’orchestra, arrangiatori e volti televisivi più amati dal pubblico. Il maestro si è spento nel pomeriggio all’ospedale San Camillo di Roma, dove era ricoverato in seguito a una complicazione improvvisa. «Peppe Vessicchio è deceduto per una polmonite interstiziale precipitata molto rapidamente», ha confermato la direzione sanitaria del nosocomio.
La famiglia, in un breve comunicato, ha annunciato che i funerali saranno strettamente privati, nel rispetto della riservatezza che il maestro ha sempre mantenuto nella vita personale.
Un volto familiare, tra Sanremo e la TV
Napoletano, classe 1956, Giuseppe “Beppe” Vessicchio era diventato nel tempo una presenza insostituibile nel panorama musicale italiano. Simbolo del Festival di Sanremo, dove ha diretto l’orchestra ininterrottamente per oltre trent’anni, era amato tanto per la sua competenza raffinata quanto per la sua umanità garbata e ironica, che lo aveva reso un personaggio di culto anche tra i più giovani.
A Sanremo ha firmato quattro vittorie come direttore d’orchestra: nel 2000 con gli Avion Travel (“Sentimento”), nel 2003 con Alexia (“Per dire di no”), nel 2010 con Valerio Scanu (“Per tutte le volte che”) e nel 2011 con Roberto Vecchioni (“Chiamami ancora amore”).
Ma il suo nome è legato anche a decine di arrangiamenti che hanno segnato la storia della canzone italiana, collaborando con artisti come Gino Paoli, Edoardo Bennato, Zucchero, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni, Ron, Biagio Antonacci e Elio e le Storie Tese.
Dalla sala d’incisione al piccolo schermo
Vessicchio è stato uno dei pochi maestri capaci di unire il rigore musicale all’empatia televisiva. Il grande pubblico lo ha conosciuto anche grazie alla sua partecipazione al talent show “Amici di Maria De Filippi”, dove per anni ha accompagnato i giovani artisti con la pazienza e la passione di un vero mentore. La sua figura, sempre elegante e discreta, ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di musicisti e appassionati.
Negli ultimi anni aveva diretto progetti ambiziosi come “Rockin’1000”, la più grande rock band del mondo, e stava preparando il tour teatrale “Ecco che incontro l’anima” insieme a Ron, previsto per il prossimo anno.
L’eredità di un uomo d’armonia
Non solo un musicista, ma un ambasciatore di armonia. Peppe Vessicchio ha saputo portare la musica colta dentro le case di tutti, con semplicità e passione. La sua figura resterà legata all’immagine del direttore d’orchestra che, con un sorriso appena accennato e la bacchetta in mano, riusciva a far parlare le note più di mille parole.
Il mondo della musica lo saluta con riconoscenza: per il talento, per la cultura, ma soprattutto per l’umanità che sapeva trasmettere a ogni accordo.













