Il rombo delle moto per l’ultimo saluto ad Alessio

Oltre 700 centauri a Beata Giuliana per il funerale del 19enne morto nell’incidente. Un abbraccio collettivo e un appello alla sicurezza

BUSTO ARSIZIO – Oltre settecento moto hanno invaso questa mattina, sabato, il piazzale davanti alla chiesa di Beata Giuliana per l’ultimo commosso saluto ad Alessio Napolitano, il giovane biker di 19 anni deceduto nella notte tra il 28 e il 29 novembre dopo un drammatico incidente stradale, in seguito allo scontro con un’auto.

Sin dalle 8.30 il quartiere a nord della città si è riempito di centauri arrivati da tutta la provincia e anche da fuori: amici, appassionati, motoclub di harleysti con le classiche giacche in pelle nera, ragazzi con moto da cross, vespe e sportive. Un fiume di due ruote per testimoniare affetto, vicinanza e rispetto.

Davanti alla chiesa, nel silenzio interrotto solo dal rombo dei motori, si è consumato uno dei momenti più toccanti della mattinata. A voler trasformare questo saluto in un messaggio forte è stato anche papà Alain, che ha chiesto espressamente questa mobilitazione per riportare l’attenzione su un tema delicato e spesso sottovalutato: la sicurezza stradale per chi viaggia su due ruote, troppo spesso vittima di distrazioni e imprudenze altrui.

Una partecipazione enorme, carica di emozione, che ha trasformato il dolore in un abbraccio collettivo e in un richiamo alla responsabilità di tutti.

La tragedia

È stato lo smartphone a dare per primo l’allarme di una tragedia che si stava consumando nel cuore della notte tra il 28 e il 29 novembre. Il primo ad arrivare in ospedale è stato il fratello maggiore Daniele, che aveva notato dalla geolocalizzazione del cellulare che Alessio si trovava al pronto soccorso di Busto Arsizio. Quando è entrato in ospedale, però, per il 19enne non c’era già più nulla da fare.

Alessio Napolitano ha perso la vita all’una della notte tra venerdì 28 e sabato 29 novembre in un drammatico incidente stradale avvenuto in via Quintino Sella, all’incrocio con via Isonzo. Il giovane stava rientrando a casa, a Gallarate, dopo aver trascorso la serata dall’amico più caro, quando si è trovato improvvisamente la strada sbarrata da un’automobile che proveniva da via Isonzo.

Alessio era in sella alla sua Suzuki Gsx R 600 depotenziata. L’urto con l’auto è stato violentissimo. Soccorso immediatamente, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Busto Arsizio, dove i medici hanno tentato a lungo di rianimarlo. Ogni sforzo, però, si è rivelato vano.

Gli amici e il fratello si sono accorti che qualcosa di gravissimo era accaduto proprio grazie alla posizione del telefono, rimasta ferma in ospedale. È stato Daniele a chiamare la madre, e insieme hanno poi avvisato il padre, che si trovava fuori per lavoro. Una tragedia vissuta in tempo reale, senza alcun filtro, mentre le forze dell’ordine stavano ancora completando i rilievi sul luogo dell’impatto.

Nelle ore successive sono emerse le prime indiscrezioni sull’esito degli accertamenti: l’uomo alla guida dell’auto, un 50enne italiano, è risultato positivo all’alcol con un tasso superiore ai limiti consentiti dalla legge. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale.