Molestie alla pista di pattinaggio: Lonate Pozzolo sotto choc e clima teso in paese

Denuncia delle famiglie e indagini in corso. Il Comune interviene, ma dalla minoranza arriva l’allarme sul rischio di “giustizia fai da te”

La comunità di Lonate Pozzolo è profondamente scossa dopo la denuncia presentata dalle famiglie di due tredicenni, che riferiscono di avere subito molestie sulla pista di pattinaggio del paese, poco prima dell’inaugurazione ufficiale avvenuta sabato scorso. Le ragazze hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri, che stanno svolgendo le verifiche del caso.

Il fatto ha provocato sdegno unanime in paese, con una condanna trasversale di un episodio definito “gravissimo” e “odioso”.

Le prime reazioni

Nel tardo pomeriggio di domenica è arrivata una nota ufficiale del vicesindaco Andrea Colombo, che ha sottolineato come il Comune sia intervenuto «in maniera rapida ed efficace», adottando immediatamente provvedimenti mirati ad aumentare la sicurezza dell’area.

Ieri, dai banchi della minoranza, è intervenuta invece Nadia Rosa, capogruppo di Uniti e Liberi, che ha espresso forte preoccupazione per alcuni comportamenti circolati sulla rete e nel paese, parlando di rischio di “giustizia sommaria”.

Le misure del Comune

Secondo quanto comunicato da Colombo, l’amministrazione ha richiesto alla società che gestisce la pista di allontanare in via precauzionale il personale coinvolto e di sostituirlo con operatori già in servizio presso il noleggio pattini.

Il vicesindaco ha inoltre difeso il progetto del Villaggio di Natale, definendolo un investimento importante per la città e respingendo quelle che giudica “strumentalizzazioni politiche”.

L’allarme della minoranza

Nadia Rosa sostiene che la persona oggetto delle accuse sia stata allontanata e invita a seguire le procedure di legge senza interventi improvvisati. La capogruppo riferisce che, secondo quanto si è diffuso in paese, sarebbe intervenuto un gruppo di persone che avrebbe individuato un addetto e agito in modo autonomo.

Una dinamica che, sempre secondo Rosa, sarebbe stata commentata con approvazione sui social da diversi cittadini, e che solleva interrogativi più ampi:

È accettabile che qualcuno si attribuisca compiti di sicurezza senza alcuna legittimazione?

È normale che gruppi di persone agiscano come “giustizieri”?

La minoranza chiede quindi all’amministrazione maggiore vigilanza e un richiamo fermo al rispetto della legalità, per evitare una “deriva pericolosa”.

Le indagini proseguono, mentre in paese resta forte la preoccupazione per l’accaduto e per il clima che si sta generando attorno alla vicenda.