Domenica 21 dicembre 2025, alle 16:03 ora italiana (15:03 UTC), si verifica il solstizio d’inverno, l’evento astronomico che segna ufficialmente l’inizio dell’inverno nell’emisfero settentrionale. In questo istante la Terra assume una configurazione particolare: il Polo Nord è orientato il più lontano possibile dal Sole, causando la minore durata della luce diurna e la notte più lunga dell’anno.
L’inizio dell’inverno astronomico
Il solstizio d’inverno rappresenta l’avvio dell’inverno astronomico, che proseguirà fino al 20 marzo 2026, quando l’equinozio di primavera riporterà giorno e notte alla stessa durata. Questa suddivisione delle stagioni si basa sulla posizione della Terra lungo la sua orbita attorno al Sole e sull’inclinazione dell’asse terrestre, pari a circa 23,5 gradi, responsabile dell’alternanza stagionale e delle variazioni annuali della quantità di luce solare che raggiunge le diverse aree del pianeta.
Un istante valido per tutto il pianeta
Il solstizio avviene in un momento preciso, uguale per tutto il mondo, anche se l’orario cambia a seconda del fuso orario. Mentre nell’emisfero nord si vive il giorno più corto dell’anno, nell’emisfero sud accade l’opposto: il Polo Sud è orientato verso il Sole e si verifica il solstizio d’estate, con il massimo numero di ore di luce.
Dal giorno del solstizio in poi, nell’emisfero settentrionale, le giornate iniziano lentamente ad allungarsi, anche se il freddo invernale tende a intensificarsi nelle settimane successive.
Perché il 21 dicembre è il giorno con meno luce
Dal punto di vista dell’osservatore terrestre, durante il solstizio d’inverno il Sole raggiunge la sua massima posizione verso sud rispetto all’equatore celeste. I raggi solari colpiscono perpendicolarmente il Tropico del Capricorno, mentre arrivano molto inclinati alle alte latitudini settentrionali.
Nei pressi del Circolo Polare Artico, il Sole rimane appena sull’orizzonte o non sorge affatto, dando origine alla cosiddetta notte polare. Alle latitudini temperate, come quelle italiane, il Sole sorge più tardi, tramonta prima e percorre un arco molto basso nel cielo, raggiungendo a mezzogiorno la sua altezza minima annuale.
Perché il solstizio non cade sempre lo stesso giorno
Il solstizio d’inverno non è legato a una data fissa del calendario. L’anno solare, infatti, dura circa 365 giorni, 5 ore e 48 minuti, un intervallo che non coincide perfettamente con l’anno civile. Gli anni bisestili aiutano a ridurre lo scarto, ma non lo eliminano del tutto.
Inoltre, piccole variazioni nella velocità orbitale della Terra contribuiscono a far oscillare la data del solstizio, che può cadere tra il 20 e il 23 dicembre, pur mantenendo una regolarità astronomica estremamente precisa.
Il solstizio d’inverno 2025 segna così non solo l’inizio simbolico e scientifico della stagione più fredda, ma anche il punto di svolta dopo il quale, giorno dopo giorno, la luce tornerà lentamente a guadagnare spazio sul buio.













