Gallarate, aggressione sessuale: 35enne conferma la confessione e resta in carcere

Padre di tre figli, ha colpito una donna di 53 anni senza alcuna giustificazione: nessuna misura alternativa al carcere.

GALLARATE – È comparso questa mattina, lunedì 24 novembre, davanti al Gip del tribunale di Busto Arsizio, Gianmarco Cantalini, il 35enne di origini gambiane fermato per l’aggressione a sfondo sessuale avvenuta alle 5.30 di venerdì 21 novembre in via Pegoraro, a Gallarate.

Il fermo è stato convalidato e l’uomo, assistito dall’avvocato Camille Ferioli, ha reso spontanee dichiarazioni confermando integralmente la confessione rilasciata subito dopo l’arresto davanti al Pubblico Ministero Roberto Bonfanti. «Il mio assistito ha difficoltà nel ripercorrere un fatto drammatico di cui si vergogna profondamente, spiega il legale. Ha ammesso tutti gli addebiti e non ha contestato nulla della ricostruzione fatta dagli inquirenti».

Secondo quanto emerso, l’uomo, in Italia da 11 anni, sposato con una giovane italiana e padre di tre figli piccoli, era tornato a casa dopo una serata con gli amici quando ha incontrato la vittima, una donna di 53 anni che camminava per recarsi al lavoro. Il 35enne ha raccontato al Pm e al Gip di non sapere cosa gli sia accaduto, spiegando di essere stato sopraffatto da un impulso incontrollabile che lo ha portato ad aggredire la donna e trascinarla in un parcheggio vicino.

«Il mio assistito intende assumersi tutte le responsabilità di ciò che ha ammesso di aver commesso, aggiunge l’avvocato Ferioli. Per questo, in accordo con lui, non abbiamo richiesto misure alternative al carcere, rimettendoci alle decisioni del tribunale». L’uomo, secondo le indicazioni della procura, resterà quindi probabilmente in cella. Il legale ha anticipato che si discuterà anche della possibilità di risarcire la vittima, precisando che «tutto ciò che è nelle disponibilità del mio assistito sarà messo a disposizione nel tentativo di riparare il danno».