VARESE – Un recente studio, commissionato all’Istituto Mario Negri di Milano dall’Ente idrico Alfa, rivela che nella provincia di Varese si consumano ogni giorno oltre 1,5 chilogrammi di cocaina. Le analisi svolte sulle acque reflue raccolte nei depuratori di Lonate Pozzolo (che serve l’area di Malpensa, Busto Arsizio e Gallarate) e Gavirate (che copre parte della città di Varese) mostrano che arriva ogni giorno ai depuratori più di un grammo di stupefacenti ogni mille abitanti.
Nell’area servita da Gavirate, il dato equivale a circa 16 dosi di cocaina e 69 dosi di cannabis (ogni giorno e per mille abitanti); per il bacino di Lonate Pozzolo si stimano 18 dosi di cocaina e 60 di cannabis. Secondo gli autori dello studio il consumo nella provincia supera la media nazionale, che si attesta su circa 11 dosi di cocaina e 50 dosi di cannabis per mille abitanti.
Le acque reflue come specchio di un problema sociale
Gli esperti coinvolti sottolineano come l’analisi delle acque reflue, grazie al tracciamento delle tracce di sostanze, offra un metodo “anonimo e collettivo” per stimare il consumo di stupefacenti su larga scala. In questo caso ha evidenziato un consumo quotidiano molto alto nella zona del Varesotto.
Il dato rappresenta non solo un segnale d’allarme per la salute pubblica ma anche un campanello d’allarme per le politiche locali contro la droga. In tal senso l’indagine, già evidenziata nel recente convegno promosso da Alfa nel Varesotto, conferma come la provincia sia “ben oltre la media nazionale” in termini di uso di cocaina.













