Un ritrovamento inatteso ha movimentato la mattinata di martedì 2 dicembre a Busto Garolfo, dove gli operai impegnati nei lavori per la posa della fibra ottica si sono imbattuti in un frammento di statua. Il tronco marmoreo, che sembra raffigurare una figura femminile avvolta in una veste, è emerso durante la rottura di un marciapiede in via Mazzini, un’area che non è mai stata considerata di particolare interesse archeologico.
Il dubbio è immediato: si tratta di un reperto antico di valore oppure di un semplice elemento decorativo proveniente da vecchi materiali di scarto? Per ora nessuna risposta certa.
«Il ritrovamento è avvenuto mentre si lavorava alla realizzazione di un pozzetto» conferma il sindaco Giovanni Rigiroli. «Gli operai hanno segnalato subito quanto trovato e la Polizia locale è intervenuta, portando temporaneamente il reperto in comando. Al momento non sappiamo di cosa si tratti: potrebbe anche essere un frammento proveniente da un giardino privato. Non era nemmeno molto in profondità».
La zona si trova a metà strada tra il centro del paese e la chiesetta di San Remigio, ma non rientra tra quelle in cui ci si aspetterebbe di scoprire resti storici. Per fare chiarezza è stata allertata la Soprintendenza ai Beni Architettonici, che invierà a breve i propri esperti per esaminare la statua e stabilirne l’origine.
Fino ad allora, quello spuntato dal marciapiede di via Mazzini resterà un piccolo enigma: un reperto prezioso oppure un semplice sopravvissuto del passato recente. Buona parte del mistero è ancora tutta da svelare.













