Castiglione Olona, restano in carcere i due carabinieri: vicenda tutta da chiarire

I legali assistono i carabinieri (accusati del tentato omicidio di un marocchino) durante l’udienza di convalida del fermo ai Miogni. L’avvocato Stefanetti: “Chiarita la posizione del mio assistito”.

I due carabinieri accusati del tentato omicidio di un uomo maghrebino nei boschi di Castiglione Olona rimarranno in carcere. L’udienza di convalida del fermo si è svolta questa mattina ai Miogni di Varese, con i legali dei militari presenti. L’avvocato Bruno Stefanetti, che difende il carabiniere della Stazione di Cuvio, ha dichiarato: “La posizione del mio assistito è stata chiarita”, senza aggiungere ulteriori dettagli.

Il carabiniere in questione è attualmente detenuto a Busto Arsizio e sarebbe stato aggredito nel bosco dello spaccio, per poi essere aiutato dal collega durante la colluttazione. La Procura sta ancora indagando sui motivi che hanno portato i due carabinieri a entrare in contatto con un uomo sospettato di legami con il traffico di droga, mentre erano fuori servizio e senza ordini specifici.

L’avvocato Fabio Fiore, difensore del brigadiere della Stazione di Malnate, ha riferito che il suo assistito ha scelto di non rispondere ulteriormente durante l’udienza, avendo già fornito una spiegazione agli inquirenti. Il giudice ha convalidato il fermo e si è riservato di decidere sulle misure cautelari da applicare. Nel frattempo, entrambi i militari rimangono in carcere.