Alla scoperta di Valganna, la valle dei laghi e dei silenzi

Tra grotte, santuari e natura incontaminata: un viaggio nel cuore verde della provincia di Varese

VALGANNA – C’è un luogo, tra la pianura e la montagna, dove il tempo scorre più lento e la natura parla con voce antica. È la Valganna, una delle valli più suggestive della provincia di Varese, incastonata tra i rilievi del Campo dei Fiori e del Monte Piambello, a pochi chilometri dal confine svizzero.
Terra di acque, di boschi e di spiritualità, la Valganna è una destinazione ideale in ogni stagione: d’estate profuma di verde e di muschio, d’autunno si tinge d’oro, d’inverno diventa uno scenario da fiaba con le cascate ghiacciate e, in primavera, rifiorisce con la luce e il canto dei torrenti.

Una valle di laghi e riflessi

Il nome Valganna deriva dal latino vallis amœna, “valle amena”, e non potrebbe esserci definizione più precisa. Il suo simbolo sono i laghi di Ganna e Ghirla, due piccoli specchi d’acqua di origine glaciale che riflettono i boschi e le montagne circostanti come in un dipinto.
Il Lago di Ganna, più raccolto e selvaggio, è una riserva naturale protetta, habitat di aironi, germani e rare specie di anfibi. Le sue sponde, raggiungibili a piedi o in bicicletta, offrono un itinerario perfetto per chi cerca quiete e contemplazione.
Il Lago di Ghirla, più ampio e facilmente accessibile, è invece il cuore della vita estiva: si può fare il bagno, noleggiare una barca o semplicemente rilassarsi al bar che si affaccia sull’acqua, immersi in un’atmosfera d’altri tempi.

Il santuario della Madonna di Ghirla

Lungo la strada che collega i due laghi sorge uno dei luoghi più suggestivi della valle: il Santuario della Madonna di Ghirla, piccolo scrigno di arte e devozione, costruito nel Seicento e meta di pellegrinaggi.
Il santuario sorge su un poggio panoramico, circondato dal verde, e custodisce al suo interno preziosi affreschi e un’antica statua lignea della Vergine. È un luogo dove il silenzio ha il profumo dell’incenso e dove ogni pietra racconta secoli di fede popolare.

Grotte e natura selvaggia

La Valganna è anche la valle delle grotte, scolpite dall’acqua e dal tempo. Tra le più conosciute ci sono le Grotte del Remeron, un complesso carsico visitabile grazie a guide specializzate, che conduce in profondità nel cuore della montagna, tra stalattiti, stalagmiti e gallerie sotterranee.
Un’altra meta di grande fascino è la Grotta Marelli, vicino al Lago di Ghirla, accessibile solo agli speleologi, ma emblematica della ricchezza geologica del territorio.

Gli amanti del trekking trovano nella Valganna decine di percorsi segnalati che si arrampicano verso il Monte Martica, il Campo dei Fiori o il Monte Minisfreddo, attraversando boschi di faggi, castagni e abeti, e offrendo panorami che spaziano fino al Lago Maggiore e alle Alpi.

Tra storia e sapori

Accanto alle bellezze naturali, la Valganna conserva anche un patrimonio storico e gastronomico di grande valore.
Nel borgo di Ganna, il complesso della Badia di San Gemolo è un autentico gioiello dell’architettura romanica. Fondato nell’XI secolo, il monastero custodisce le reliquie del santo e preziosi affreschi medievali. Accanto sorge il chiostro, luogo di pace e raccoglimento, dove il tempo sembra sospeso.

La valle è anche terra di sapori antichi: dai formaggi d’alpeggio ai funghi porcini, dal miele di montagna ai salumi tipici. A Ghirla, la tradizionale fabbrica di biscotti artigianali continua una storia lunga più di un secolo, simbolo della dolcezza genuina di questi luoghi.

Una valle che incanta tutto l’anno

Ogni stagione regala un volto diverso alla Valganna: l’autunno accende i boschi, l’inverno trasforma le cascate di ghiaccio in sculture naturali, la primavera riporta i fiori e l’estate riempie le giornate di luce.
È una valle dell’anima, dove il turismo lento, il rispetto per la natura e il silenzio diventano parte dell’esperienza.

Chi arriva in Valganna non trova solo paesaggi: trova un equilibrio. Tra la forza della montagna e la dolcezza dell’acqua, tra la memoria e il respiro del presente. Un luogo che non si attraversa, ma si ascolta.