Addio a Davide Tizzano, lutto nel canottaggio italiano

Il cordoglio del Comitato Grandi Eventi del Lago di Varese per la scomparsa del presidente federale

La morte di Davide Tizzano, presidente della Federazione Italiana Canottaggio, ha scosso profondamente il mondo dello sport. L’ex campione olimpico si è spento nel pomeriggio di lunedì 29 dicembre nella sua abitazione di Napoli, all’età di 57 anni, dopo una lunga malattia. Alla notizia della sua scomparsa sono arrivati numerosi messaggi di cordoglio, tra cui quello del Comitato Organizzatore dei Grandi Eventi di Canottaggio sul Lago di Varese.

Il messaggio del Comitato varesino

A esprimere la vicinanza del territorio è stato il presidente del Comitato Grandi Eventi, Davide Galimberti: «A nome mio, di tutto il Consiglio Direttivo e dello staff organizzativo, esprimo le più sentite e sincere condoglianze per la scomparsa di Davide Tizzano. La sua perdita rappresenta un grave lutto per il canottaggio italiano e per l’intero mondo sportivo».

Parole che sottolineano il peso umano e istituzionale della figura di Tizzano, capace di lasciare un segno profondo non solo per i risultati agonistici, ma anche per il ruolo di guida e riferimento nel sistema sportivo nazionale.

Un legame forte con Varese e il Lago

Negli ultimi anni Davide Tizzano aveva costruito un rapporto solido e collaborativo con Varese e con il Comitato dei Grandi Eventi remieri. Un dialogo costante, improntato a una visione condivisa per la crescita e la valorizzazione dei grandi appuntamenti internazionali sul Lago di Varese.

«La sua capacità di ispirare, il suo carisma umano e istituzionale e la profonda dedizione allo sport – ha aggiunto Galimberti – resteranno un esempio e un patrimonio prezioso per tutta la comunità del canottaggio. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, umano e professionale».

Una carriera di eccellenza nello sport

Davide Tizzano è stato una figura di primo piano del canottaggio mondiale. Da atleta ha conquistato due medaglie d’oro olimpiche, a Seul 1988 e Atlanta 1996, diventando uno dei simboli dello sport italiano. La sua carriera si è poi estesa oltre l’attività agonistica: ha partecipato a due edizioni della Coppa America di vela (1992 e 2007), ha diretto il Centro Olimpico “Bruno Zauli” di Formia dal 2014 al 2024 e ha ricoperto ruoli di vertice in ambito federale.

Eletto presidente della Federazione Italiana Canottaggio nel novembre 2024, era stato in precedenza vicepresidente, consigliere federale e presidente del Comitato Regionale Campania. Dal 2021 ricopriva anche la carica di presidente della Confederazione Internazionale dei Giochi del Mediterraneo.

La sua scomparsa lascia un’eredità importante fatta di visione, competenza e passione per lo sport, che continuerà a vivere nel lavoro delle istituzioni e delle persone che ha saputo ispirare.