Si fa arrestare per tornare in Nigeria: ventenne chiede l’espulsione per pagarsi il viaggio

Il giovane, rimasto senza lavoro e senza soldi, ha fumato hashish davanti agli agenti di Varese per essere rimpatriato a spese dello Stato

VARESE – Un piano tanto disperato quanto lucido. Un ventenne di origine nigeriana si è fatto arrestare volontariamente pur di essere espulso dall’Italia e tornare nel suo Paese.
L’episodio è avvenuto alla stazione di Varese: il ragazzo, rimasto senza lavoro e senza alcuna disponibilità economica, si è seduto al bar della stazione, ha acceso uno spinello di hashish e ha atteso di essere notato dagli agenti della Polfer. Non ci è voluto molto: i poliziotti lo hanno fermato e perquisito, trovando nello zaino un etto e mezzo di droga. L’arresto è scattato immediatamente.

Il piano per tornare a casa

Il caso è stato chiarito sabato 13 settembre durante l’udienza di convalida dell’arresto in tribunale a Varese. Assistito dall’avvocato Andrea Boni, il giovane ha spiegato il suo gesto: non potendo permettersi il biglietto aereo per la Nigeria, aveva deciso di farsi arrestare per ottenere il rimpatrio coatto.
Il ragazzo, che aveva sempre lavorato e inviato ogni risparmio alla famiglia, si era ritrovato senza occupazione e senza denaro, avendo persino spedito in patria l’assegno di disoccupazione appena ricevuto.

Condanna sospesa e rimpatrio immediato

Il ventenne ha patteggiato una condanna a sei mesi con pena sospesa. Il tribunale ha disposto l’espulsione immediata, consentendogli così di realizzare il suo obiettivo: rientrare in Nigeria senza dover pagare di tasca propria il viaggio.