SUMIRAGO – Rimangono ricoverati in ospedale, e in alcuni casi in gravi condizioni, quattro dei cinque membri della famiglia di Sumirago finita al pronto soccorso nel giorno di Natale a causa di una sospetta intossicazione. Le prime analisi hanno escluso il monossido di carbonio e anche l’ipotesi di funghi velenosi, ma l’origine del malore resta ancora sconosciuta.
Il caso coinvolge tre generazioni: il nonno, nato nel 1933, i genitori (classe 1960 e 1962) e due figli nati negli anni Novanta. Uno dei due giovani è stato dimesso, mentre l’altro è ancora in terapia intensiva, così come il padre. Entrambi erano stati intubati e sono stati estubati nella giornata di ieri, ma restano in condizioni delicate. Anche la madre e il nonno sono ricoverati, in condizioni stabili ma monitorate.
L’incertezza sulla causa dell’intossicazione complica anche il percorso terapeutico, che al momento resta generico. I medici non sono ancora riusciti a individuare un agente tossico specifico, rendendo difficile intervenire in modo mirato.
Sulla vicenda stanno lavorando i carabinieri del Comando provinciale di Varese, affiancati dai Nas, per capire se la famiglia possa essere stata esposta a una sostanza contaminante. I controlli si stanno concentrando sia sugli alimenti consumati a Natale sia sull’ambiente domestico.
Il sindaco Yvonne Beccegato ha espresso vicinanza alla famiglia, in attesa di risposte che possano fare luce su un episodio ancora avvolto dal mistero.













