Addio a Lucia Colombo, il sorriso della scherma italiana

Ex sciabolatrice e professionista stimata, aveva unito passione sportiva e competenza manageriale. La Federazione e il mondo dello sport la ricordano con affetto e gratitudine.

La scherma italiana perde una delle sue figure più amate e luminose. Lucia Colombo, 40 anni, è scomparsa lasciando un grande vuoto non solo tra chi ha condiviso con lei pedana e palestra, ma anche in tutto l’ambiente sportivo in cui si era fatta conoscere per la sua passione, la sua professionalità e la sua umanità.

Nel corso della sua carriera da sciabolatrice, Lucia si era distinta per impegno e risultati, ma anche per il contributo che aveva saputo offrire dietro le quinte. Laureata alla Bocconi di Milano, aveva collaborato con il settore marketing della Federazione Italiana Scherma, contribuendo in modo decisivo all’organizzazione di eventi di rilievo come i Campionati Europei Assoluti pre-olimpici di Legnano 2012 e il Gran Premio Giovanissimi, appuntamento simbolo per le nuove generazioni della disciplina.

Figlia di Italo Colombo, stimato dirigente sportivo, e allieva del maestro Antonio Pagano, Lucia era apprezzata da tutti per il suo entusiasmo contagioso e per la generosità con cui metteva a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze. Il suo modo di vivere lo sport, sempre con il sorriso e con un profondo senso di squadra, l’aveva resa un punto di riferimento anche fuori dalla pedana.

Tra i tanti messaggi di cordoglio, anche quello del club Spartan Padel Altobelli, che ha voluto ricordarla con parole di grande affetto: “Lucia lascia in tutti noi che l’abbiamo conosciuta, anche al di fuori del mondo del padel, un ricordo indelebile di umanità, competenza e contagioso entusiasmo.”

Alla famiglia di Lucia sono giunte le condoglianze del presidente federale Luigi Mazzone, del Consiglio e del segretario generale Marco Cannella, oltre a quelle degli uffici della FIS, dei soci e amici di Spartan Padel Altobelli, e delle sue compagne di squadra.

Lucia Colombo ha rappresentato al meglio i valori dello sport: dedizione, eleganza e amore sincero per la comunità che lo circonda. Il suo esempio continuerà a vivere in chi ha avuto la fortuna di incrociare il suo cammino, dentro e fuori dalla pedana.