Sesto Calende, retromarcia del sindaco: Gualtieri perde la delega alla Sicurezza

Revoca dopo 48 ore: resta in giunta con il Sociale. Opposizioni all’attacco: «Sei mesi di bugie»

SESTO CALENDE – La fiducia pubblicamente ribadita appena due giorni fa non è bastata. Dopo l’arresto per spaccio del figlio dell’assessore Francesca Gualtieri, il sindaco Betta Giordani cambia rotta e le ritira la delega alla Sicurezza. Gualtieri resta comunque in giunta, dove continuerà a occuparsi esclusivamente di Sociale.

La decisione arriva nel pomeriggio del 1° dicembre, accompagnata da una nota ufficiale con cui l’amministrazione prova a ricomporre una vicenda che nelle ultime 48 ore ha incendiato il dibattito politico cittadino.

La linea dell’amministrazione: fiducia, ma passo indietro «per serenità»

Nel comunicato il Comune sottolinea come Giordani, la giunta e la maggioranza continuino a ritenere l’assessore «integra, corretta e professionale», ricordando che la polizia locale non ha alcun ruolo nelle indagini antidroga, competenza esclusiva delle forze dell’ordine.

Gualtieri, precisano, aveva già manifestato la disponibilità a rimettere l’incarico, ma la maggioranza non ha ravvisato elementi che giustificassero «decisioni drastiche». Tuttavia, per evitare ulteriori tensioni e «garantire la massima trasparenza», il sindaco ha scelto di riprendere temporaneamente la delega alla Sicurezza.

Nel messaggio rivolto ai cittadini, Giordani ribadisce che le vicende personali di un amministratore non possono interferire con le indagini e difende il lavoro svolto in questi mesi dall’assessore, sottolineando che «i reati sono diminuiti». La scelta, afferma, è «un atto di responsabilità, non di sfiducia».

Opposizioni furiose: «Decisione tardiva. Gualtieri doveva dimettersi»

Prima ancora che la nota del Comune venisse diffusa, le opposizioni avevano già preso posizione, basandosi sul decreto di revoca pubblicato sull’albo pretorio.

Durissime le parole del leghista Marco Colombo, che accusa l’assessore di «sei mesi di bugie» e sostiene che «tutti sapevano cosa facesse suo figlio». Per Colombo, il danno etico sarebbe tale da imporre le dimissioni, mentre il sindaco – attacca – sarebbe «ostaggio dell’ex primo cittadino Roberto Caielli», marito dell’assessore.

Non manca la polemica politica: «È una giunta impreparata. Ieri non sono nemmeno riusciti ad accendere l’albero di Natale per tre volte», affonda il consigliere.

Più istituzionale ma altrettanto critica Roberta Colombo (Forza Italia), che giudica la revoca «una decisione apprezzabile ma tardiva» e ritiene che l’assessore avrebbe dovuto lasciare anche la delega ai Servizi Sociali, perché «non idonea alle attuali circostanze».

La vicenda, destinata a segnare il clima politico sestese, è tutt’altro che archiviata: ora resta da capire se il passo indietro deciso oggi sarà sufficiente o se la tempesta continuerà a investire la giunta.