Inaugurato l’Ospedale di Comunità di Luino: un nuovo presidio per la sanità territoriale

Struttura realizzata con fondi PNRR da 2,38 milioni di euro: accoglie i primi pazienti e offre assistenza infermieristica continuativa per ricoveri brevi.

È entrato ufficialmente in funzione il nuovo Ospedale di Comunità di Luino, situato al quinto piano dell’ospedale cittadino e realizzato grazie a un investimento complessivo di 2,38 milioni di euro, interamente finanziato dal PNRR – Missione 6 Salute. La struttura rappresenta uno dei pilastri del nuovo modello di sanità territoriale delineato dal DM 77/2022, pensato per rafforzare l’assistenza di prossimità e la continuità delle cure.

Il reparto, attivato oggi con l’ingresso dei primi due pazienti, nasce da un percorso di coprogettazione con la Fondazione Monsignor Comi di Luino, che ha messo a disposizione quattro medici in affiancamento al personale infermieristico dell’ASST Sette Laghi.

Una struttura per cure intermedie e riabilitazione breve

L’Ospedale di Comunità è una struttura sociosanitaria residenziale a ricovero breve (fino a 30 giorni), afferente al Distretto Sociosanitario di Luino, diretto dal dottor Claudio Chini. È destinata a pazienti adulti in condizioni cliniche stabili, dimessi da ospedali o provenienti dal domicilio, che necessitano di assistenza infermieristica continuativa, gestione di terapie o dispositivi o di un periodo di riabilitazione e recupero funzionale.

La gestione è prevalentemente infermieristica, con supervisione medica e il contributo di un’équipe multiprofessionale composta da medici, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali e altri professionisti, per assicurare una presa in carico personalizzata e integrata.

Un modello di rete e continuità assistenziale

“Con questa attivazione diamo concreta attuazione a un modello pensato per rispondere ai bisogni del territorio, in stretta connessione con le cure domiciliari, la rete ospedaliera e i Medici di Medicina Generale. Questo nuovo reparto si inserisce infatti in una rete flessibile, coordinata dalla Centrale Operativa Territoriale, con l’obiettivo di garantire continuità assistenziale, evitare ricoveri impropri e accompagnare il paziente nel percorso verso la piena autonomia o l’inserimento in altre strutture”,
spiega Giuseppe Calicchio, Direttore Sociosanitario di ASST Sette Laghi.

L’accesso alla struttura avviene su segnalazione del medico curante, del Pronto Soccorso o di un reparto ospedaliero, previa valutazione da parte della Centrale Operativa Territoriale (COT) aziendale.