Varese ritrova se stessa e il derby: 91-82 su Cantù, successo costruito quarto per quarto

Prestazione completa, difesa attenta e un Iroegbu da fuoriclasse: l’Openjobmetis ritrova gioco, carattere e due punti pesantissimi. Cata su!

La Openjobmetis Varese torna al successo e lo fa nella serata più attesa: il derby contro Cantù, che mancava da quasi cinque anni. Una vittoria importante non solo per la classifica, ma anche per il morale di una squadra che nelle ultime settimane aveva più volte visto sfumare i risultati nei dettagli. Questa volta, invece, Varese ha controllato ritmo, palloni, difesa e soprattutto emozioni. E il 91-82 finale racconta bene l’andamento del match.

Di seguito la gara, ricostruita quarto per quarto.

Primo quarto – Varese parte contratta, Cantù prova la fuga (18-21)

L’inizio biancorosso è complicato. Il quintetto scelto da Kastritis fatica a costruire buoni tiri, mentre Cantù trova subito soluzioni pulite con Ajayi e Gilyard, volando sul 4-14.
Serve una scossa, che arriva con l’ingresso di Iroegbu e Alviti: cambia l’inerzia, cambia la velocità, e Varese inizia a prendere fiducia. Un parziale di 7-0 riapre la gara, Renfro trova punti importanti vicino a canestro e il palazzetto si accende.
Cantù resta comunque avanti e chiude il primo quarto sul 18-21.

Secondo quarto – L’accelerazione di Varese: Assui e Iroegbu trascinano (43-40)

La partita rimane equilibrata per diversi minuti: Varese costruisce meglio, ma manca il sorpasso. Ci pensa ancora Iroegbu, che segna, attira raddoppi e libera compagni come Nkamhoua e Alviti, preciso dall’arco.
La svolta arriva attorno a metà periodo: la difesa biancorossa sale di intensità, Assui piazza un paio di giocate energiche, Librizzi aumenta la pressione sulla palla e finalmente Varese sorpassa, scappando fino al +7 (39-32).
Cantù rientra nel finale con De Nicolao, ma sulla sirena ancora Iroegbu inventa una penetrazione spettacolare che vale il 43-40 dell’intervallo.

Terzo quarto – La spallata decisiva: Varese domina e va a +13 (70-57)

Il terzo periodo, spesso un tallone d’Achille, si rivela invece il quarto che decide la partita. Varese gioca il basket più fluido dell’intera stagione: 27 punti segnati, difesa compatta, transizioni rapide.

Il momento simbolo arriva dalle mani di Matteo Librizzi: tripla con fallo e libero aggiuntivo che porta i biancorossi a +8, poi assist immediato per la schiacciata di Renfro.
Il palazzetto esplode, e a carburare definitivamente è Assui, autore di una sequenza pesantissima: recupero e canestro in contropiede, poi gioco da tre punti.
Cantù cerca risposte, ma la Openjobmetis non abbassa mai la concentrazione. Il +13 del 30’ (70-57) è la fotografia perfetta del momento.

Quarto quarto – Gestione e maturità: Iroegbu e Assui chiudono i conti (91-82)

Nel periodo finale la partita sembra in controllo, e Varese gestisce con ordine. L’avvio è spettacolare: Moore alza un pallone morbido per la schiacciata di Renfro, poi è ancora Iroegbu a fare la differenza, attaccando il ferro con continuità nonostante il problema alla gamba.

Assui continua la sua partita da veterano: tripla dall’angolo e rimbalzo offensivo trasformato in due punti solitari che ricacciano indietro Cantù. La Openjobmetis vola sul +15 (80-65), il massimo vantaggio.
Cantù prova l’ultimo assalto sfruttando il fisico di Ballo e qualche conclusione dall’arco, ma il colpo del definitivo affondo lo piazza Nkamhoua con una tripla pesantissima sul finale di attacco.

Gli ultimi possessi scivolano via, e alla sirena è festa biancorossa: 91-82.

Varese vince il derby, torna al successo dopo settimane difficili e lo fa mostrando maturità, energia e un’identità tattica finalmente chiara. Prestazioni altissime di Iroegbu (25 punti), sorprendente solidità di Assui, concretezza di Parra, spirito collettivo in difesa.

 I cori “cata su” e “Okeke non canta più” lanciano l’esultanza dei tifosi di Varese: una notte che il palazzetto aspettava da anni.

Il tabellino

OPENJOBMETIS VARESE – ACQUA S. BERNARDO CANTÙ 91-82
(18-21, 43-40; 70-57)
VARESE: Librizzi 6 (1-3 da 3), Freeman 5 (1-3, 1-3), Moore 10 (4-7, 0-2), Nkamhoua 16 (5-11, 1-5), Renfro 8 (4-7); Alviti 9 (1-1, 2-4), Villa, Assui 12 (3-4, 1-3), Iroegbu 25 (9-10, 1-6), Ladurner, Moody (0-1 da 3). Ne: Bergamin. All. Kastritis.
CANTÙ: Gilyard 17 (1-3, 3-8), Bortolani 13 (3-4, 1-6), Sneed 11 (1-5, 1-5), Ajayi 15 (4-6, 1-2), Ballo 9 (4-7); Bowden (0-2), Moraschini (0-4, 0-3), De Nicolao 8 (1-2, 2-4), Basile 5 (1-3, 0-3), Okeke 4 (2-2). Ne: Ventura, Zimonjic. All. Brienza.
ARBITRI: Rossi, Perciavalle, Cassina.
NOTE. Da 2: V 27-43, C 17-36. Da 3: V 7-27, C 8-33. Tl: V 16-21, C 24-28. Rimbalzi: V 39 (9 off., Assui 9), C 45 (15 off., Ballo 11). Assist: V 22 (Moore, Iroegbu 6), C 13 (Gilyard, Bortolani 4). Perse: V 9 (Iroegbu, Renfro 2), C 11 (Basile 4). Recuperate: V 8 (4 con 2), C 2 (Moraschini, Sneed 1). Usc. 5 falli: Alviti. F. tecnico: Bortolani, Alviti, De Nicolao, Nkamhoua. Spettatori: 4.811.