Legnano, una “stanza tutta per sé” nella caserma dei Carabinieri per le vittime di violenza

All’interno, oltre agli arredi pensati per trasmettere calore e tranquillità, ci sono anche strumenti come un computer e una microtelecamera, utili per raccogliere le testimonianze (foto d'archivio)

LEGNANO – Un ambiente raccolto, accogliente, familiare: pare la cameretta di un bambino, con foto sfumate alle pareti, mobili blu, pupazzi, pennarelli. In realtà è un luogo pensato per ascoltare con delicatezza le vittime di violenza. È stata inaugurata sabato 20 dicembre, all’interno della caserma dei Carabinieri di via Guerciotti a Legnano, la nuova “stanza tutta per sé”, ispirata al celebre titolo di Virginia Woolf. Uno spazio dedicato all’accoglienza di donne, minori o anziani che trovano il coraggio di denunciare abusi o maltrattamenti.

All’interno, oltre agli arredi pensati per trasmettere calore e tranquillità, ci sono anche strumenti come un computer e una microtelecamera, utili per raccogliere le testimonianze. Solo nel 2024 l’Arma ha trattato circa 300 casi di codice rosso in zona, a conferma della necessità di creare luoghi adatti a raccogliere confidenze delicate.

Durante l’inaugurazione, sono stati donati due quadri: uno dell’artista Manuela Carnini, che ha vissuto personalmente un’esperienza di violenza, e uno di Giulia Rotini, figlia dell’ufficiale Riccardo Rotini, in memoria dei tre giovani carabinieri deceduti recentemente in servizio a Legnano: Angelo Carones, Saverio Cirillo e Luca Palazzi.

Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale – presenti il sindaco Lorenzo Radice e l’assessore Anna Maffei – e il club Soroptimist Busto Arsizio-Ticino Olona. «Abbiamo realizzato 325 stanze come questa in tutta Italia – ha spiegato la presidente Annamaria Rampinini – Ora anche Legnano ha un luogo pensato per accogliere chi ha bisogno di parlare in un ambiente protetto».

All’evento hanno preso parte anche il comandante della Compagnia dei Carabinieri Pietro Laghezza, rappresentanti delle associazioni del territorio, le altre forze di polizia e il prevosto di Legnano, monsignor Angelo Cairati, che ha benedetto lo spazio.