BUSTO ARSIZIO – Presentato oggi a Busto Arsizio “Free Women – Luoghi di cultura, spazi d’inclusione”, un nuovo progetto rivolto alle donne che hanno subito violenza, con l’obiettivo di accompagnarle verso l’autonomia personale, la formazione e il reinserimento lavorativo. Finanziata da Regione Lombardia con 150.000 euro su un totale di oltre 190.000, l’iniziativa è promossa dalla Cooperativa Sociale Baobab insieme a Solidarietà e Servizi, San Carlo Cooperativa Sociale, i Centri Antiviolenza E.Va Odv e Rete Rosa, con il sostegno della rete territoriale antiviolenza guidata dal Comune di Busto Arsizio.
Il progetto, della durata di due anni, prevede 10 tirocini in musei e luoghi culturali del territorio, 3 assunzioni stabili, percorsi formativi personalizzati e servizi di conciliazione per le madri con figli minori. “Free Women” intende dare un’opportunità concreta alle donne che, dopo aver affrontato situazioni di violenza, si trovano ad affrontare la difficile fase del reinserimento nella società.
«Non è facile tornare a vivere dopo un percorso così – ha dichiarato l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni – spesso si lavora solo sulla prevenzione o sull’emergenza. Questo progetto invece guarda oltre». Il sindaco Emanuele Antonelli ha ribadito quanto ancora ci sia da fare: «I numeri della violenza non migliorano, ma non possiamo fermarci. Dobbiamo insistere e possiamo farlo grazie a realtà come queste».













