Lombardia, linee guida per l’emergenza comportamentale dei giovani: da gennaio 2026

La capacità di ricovero sarà ulteriormente ampliata, mentre verranno sviluppati nuovi percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali e programmi di formazione per gli operatori sanitari coinvolti (foto d'archivio)

MILANO – Contrastare il disagio giovanile, migliorare l’accesso alle cure nei Pronto soccorso per disturbi neuropsichiatrici in bambini e adolescenti e garantire una presa in carico completa e continua. È questo l’obiettivo della delibera approvata dalla Giunta di Regione Lombardia su proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso. Le nuove linee di indirizzo entreranno in vigore da gennaio 2026.

Il documento, intitolato “Linee di indirizzo regionali per la gestione dell’emergenza comportamentale in preadolescenza e adolescenza: dal Pronto soccorso al ricovero fino alla continuità territoriale”, punta a rafforzare l’intero sistema di risposta alla crisi psichica nei minori di 18 anni.

«La salute mentale dei giovani è una priorità assoluta», ha dichiarato Bertolaso. «Investire nella prevenzione, nell’intercettazione precoce del disagio e nella continuità dei percorsi di cura significa garantire un futuro alla nostra società». L’assessore ha sottolineato l’importanza di strutture, professionalità e una rete solida che integri neuropsichiatria infantile, psichiatria e servizi per le dipendenze.

La delibera prevede il potenziamento della presa in carico territoriale e il miglioramento della continuità assistenziale, soprattutto nei casi gestiti in emergenza. Saranno potenziati i percorsi di cura all’interno dei Pronto soccorso, dei Dipartimenti di emergenza e nei servizi di osservazione breve intensiva. Prevista anche una valutazione puntuale sull’appropriatezza dei ricoveri e sull’efficienza del turn over dei pazienti.

La capacità di ricovero sarà ulteriormente ampliata, mentre verranno sviluppati nuovi percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali e programmi di formazione per gli operatori sanitari coinvolti. Il piano include infine un monitoraggio costante delle azioni messe in campo, per verificarne l’efficacia e garantire risposte adeguate alle esigenze dei giovani.