BUSTO ARSIZIO – Una resa senza attenuanti. La Pro Patria cade 0-2 allo “Speroni” contro l’ambizioso Union Brescia, formazione erede della FeralpiSalò, seguita in trasferta da un migliaio di tifosi rumorosi e soddisfatti.
I tigrotti di Leandro Greco tengono botta nel primo tempo, ma crollano nella ripresa sotto i colpi di Vincent De Maria (46’) e del gioiello balistico di Davide Di Molfetta (56’), autore di un gol da antologia.
Nel complesso, un match a senso unico. Il Brescia ha mostrato superiorità in ogni fondamentale: palleggio, intensità, idee. La Pro Patria, al contrario, non ha mai impensierito il portiere avversario, chiudendo il match senza un solo tiro nello specchio.
Le difficoltà difensive restano preoccupanti: 17 reti subite in nove giornate sono un campanello d’allarme evidente. E, soprattutto, manca un’identità di gioco chiara, un progetto riconoscibile.
La classifica ora fa paura, così come l’umore della piazza. I bustocchi non vincono in campionato dallo scorso 18 aprile, e nell’ambiente cresce il malcontento. Si parla già di alternative in panchina: tra i nomi che circolano, quello di Beppe Sannino, avvistato in città nei giorni scorsi. Ma prima di parlare di scosse tecniche, sarebbe forse necessario un chiarimento societario, in un club che – aumento di capitale da 12 milioni a parte – sembra faticare a ritrovare la propria direzione.
La polemica: maglie nere e niente biancoblù
Un dettaglio che non è passato inosservato: la Pro Patria è scesa in campo senza la sua storica divisa biancoblù, giocando in maglia nera anche nello stadio di casa.
Una situazione spiegata come esigenza arbitrale di distinzione, ma che molti tifosi hanno vissuto come un segno di sudditanza, soprattutto in un match di grande visibilità.
Con 12 milioni di aumento di capitale, è lecito chiedersi come mai non si sia trovata una terza maglia regolamentare. Al ritorno, vedremo se il Brescia restituirà la cortesia: in caso contrario, sarà chiaro quanto poco conti davvero la Pro Patria nei palazzi del calcio.
Il tabellino
Pro Patria – U. Brescia 0-2 (0-0)
PRO PATRIA (3-5-2): Rovida; Reggiori, Masi, Motolese; Mora (1’ st Orfei), Ferri (16’ st Schiavone), Di Munno, Citterio (42’ st Bagatti), Dimarco; Udoh (32’ st Renelus), Mastroianni. A disp.: Gnonto, Zamarian, Viti, Aliata, Auci, Frattini, Travaglini, Giudici, Ganz. All.: Greco.
UNIONE BRESCIA (3-5-2): Gori; Sørensen (18’ st Balestrero), Pasini, Rizzo; De Maria, Mercati, Zennaro (35’ st De Francesco), Di Molfetta (35’ st Fogliata), Armati; Cazzadori (29’ st Maistrello), Spagnoli (29’ st Vido). A disp.: Liverani, Damioli, Giani, Valente,Visentini, Boci. All.: Diana.
Arbitro: Fabrizio Ramondino di Palermo. Assistenti: Giuseppe Fanara di Cosenza, Andrea Rizzello di Casarano. Quarto Ufficiale: Davide Gandino di Alessandria. Operatore FVS: Kevin Turra di Milano.
Marcatori: 2’ st De Maria, 11’ Di Molfetta
Note – Serata fresca, terreno non in perfette condizioni. Spettatori 1734. Angoli: 8-2 per il Brescia. Ammoniti: Pasini, Masi. Recupero 1’ e 4’.