Gavirate, nel 2026 al via i lavori per il nuovo sovrappasso sulla Sp1

Opera da 1,3 milioni di euro per la sicurezza dei pedoni e la mobilità sostenibile. Magrini: “Progetto strategico, ma non partecipo a polemiche politiche”

GAVIRATE – La gara d’appalto in primavera e l’avvio dei lavori nella seconda metà del 2026: è questo il cronoprogramma per la realizzazione del nuovo sovrappasso ciclopedonale sulla Sp1, in corrispondenza della rotatoria che collega via Gerli Arioli con la zona degli impianti sportivi e del centro Campo dei Fiori.

Il punto sul progetto è stato fatto questa mattina, martedì 11 novembre, a Villa Ponce de Leon nel corso di un incontro tra Provincia di Varese e Comune di Gavirate. Presenti il presidente Marco Magrini e il vicepresidente Giacomo Iametti, insieme al sindaco Massimo Parola e al suo vice Roberto Zocchi.

Il progetto, finanziato nell’ambito del programma provinciale Comuni Attivi, prevede un investimento complessivo di 1,3 milioni di euro, di cui 1,2 milioni a carico della Provincia e 100mila euro del Comune. L’opera rientra nel piano di sviluppo della dorsale ciclopedonale delle Valli del Verbano, che collegherà il Lago Maggiore con il Lago di Varese: dal nuovo sovrappasso sarà possibile raggiungere il lago attraverso due percorsi, uno passando per il centro cittadino e l’altro in direzione del ponte di Bardello.

L’intervento nasce per garantire maggiore sicurezza ai pedoni in un tratto molto trafficato della provinciale, teatro in passato di diversi incidenti. Si tratta infatti di un’area frequentata ogni giorno da oltre mille ragazzi che raggiungono gli impianti sportivi. «È un’opera iconica per la nostra comunità – ha sottolineato il sindaco Parola – vogliamo che sia funzionale ma anche esteticamente significativa».

Il Comune ha già ricevuto la progettazione esecutiva, attualmente in fase di recepimento.

Sul piano politico, il presidente Magrini ha confermato che non parteciperà all’incontro pubblico in programma questa sera a Gavirate, organizzato dall’associazione Gavirate tra parco e lago. La scelta è legata alla modalità con cui è stato presentato l’evento, definito “impostato male” dal presidente. «Non partecipo a incontri che assumono toni polemici – ha precisato – il mio riferimento istituzionale è il Comune e con il Comune porto avanti il progetto».

L’opera, una volta completata, diventerà non solo un’infrastruttura di sicurezza, ma anche un nuovo elemento distintivo nel paesaggio urbano e turistico di Gavirate.