Malnate, centrodestra e centrosinistra polverizzati. Lega e Fdi commissariati

Partiti in crisi: sarà confronto a quattro a Malnate, con esiti tutt'altro che scontati.

Se Atene piange, Sparta non ride. La situazione dei partiti nel secondo comune più grande al voto l’8 e il 9 giugno è sempre più caotica: alla ben nota situazione del centrosinistra, che ha silurato il sindaco uscente Irene Bellifemine, determinando una pericolosa spaccatura ai nastri di partenza delle amministrative, si è unita quella del centrodestra, che dopo l’annuncio della (ri)candidatura di Sandro Damiani è andato letteralmente in frantumi.

Che il nome di Damiani non fosse gradito alla base dei due partiti di riferimento, Lega e Fratelli d’Italia, era ben noto da tempo, ma le rispettive segreterie provinciali hanno tirato diritto, anteponendo l’unita della coalizione ai mal di pancia di singoli tesserati.

Forse, però, Andrea Cassani (Lega) e Andrea Pellicini (Fdi) non immaginavano che i personalismi potessero mandare in crisi la disciplina di partito, mettendo in discussione gli ordini di scuderia a tal punto da far implodere le rispettive sezioni.

Le quali, di fatto, da ieri non esistono più: i militanti dei due partiti hanno infatti dichiarato di voler sostenere la corsa (a questo punto) civica di Paola Cassina, militante e consigliere ormai ex leghista.

Inevitabile l’intervento delle segreterie provinciali: La Lega ha nominato un commissario, Davide Quadri, a poche ore di distanza dall’analogo provvedimento da parte di Fratelli d’Italia (Fabrizio Passannante commissario).

La segreteria leghista ha spiegato: “È comprensibile che chi si iscrive e milita in un partito abbia aspirazioni personali, ma quando queste aspirazioni prevalgono sull’interesse politico, significa che si considera il partito come un mezzo per il proprio successo anziché uno strumento per migliorare la propria comunità”.

“Quindi, sebbene mi dispiaccia umanamente per le defezioni, politicamente coloro che hanno abbandonato la Lega hanno dimostrato un attaccamento scarso al movimento”, ha aggiunto Cassani.

“Con la guida di Davide e con Max Ferrari come capolista, sono sicuro che possiamo fare un ottimo lavoro a sostegno della candidatura di Sandro Damiani”, ha concluso il segretario della Lega.