Milano, il trapper albanese Daxter arrestato per spaccio di cocaina: “Lo faccio per disperazione”

Il 25enne sorpreso dalla polizia mentre cedeva stupefacente dalla sua auto in più punti della città. Aveva 19 dosi e 2mila euro in contanti. Davanti al giudice ha detto di aver iniziato l'attività illecita perché si trovava in difficoltà economiche. La replica: "Si può anche andare a lavorare..."

MILANO – E’ stato arrestato a Milano per spaccio il rapper Daxter, alias Eraldo Cekrezi, 25 anni, di origine albanese, attivo soprattutto sul web, perché trovato in possesso dagli agenti della Squadra mobile di 19 dosi di cocaina in via Savona. Il giovane era stato avvistato in auto, una Citroen C3, in via Moscova dove era stato avvicinato da una persona con cui aveva scambiato qualcosa. Gli agenti l’hanno seguito e in via Savona hanno assistito a un altro scambio. L’acquirente, in questo caso, era un giovane australiano che è stato segnalato come consumatore. A Daxter sono state trovate 19 dosi di cocaina e 2000 euro ed è stato arrestato.

“Ho delle spese, spaccio per disperazione”. Il giudice: “Può anche andare a lavorare”

“Non sapevo dove sbattere la testa, ho tirato avanti con qualche contratto discografico, ma avevo delle spese e stavo nella disperazione, mi sono messo a fare un’attività che non pensavo di fare mai”. Così ha provato a giustificarsi Eraldo Cekrezi, ossia il trapper 25enne Daxter, albanese e con permesso di soggiorno, arrestato ieri dalla Squadra mobile per spaccio di cocaina a Milano, davanti alla giudice delle direttissime Valeria Recaneschi, la quale in aula gli ha fatto presente che “si può anche andare a lavorare, si possono anche trovare dei lavori”.

La giudice ha convalidato l’arresto e disposto per il giovane, difeso dal legale Giovanni Valente, come misura cautelare il divieto di dimora nella provincia di Milano. Il trapper è accusato di aver venduto “1.66 grammi di cocaina per 100 euro” ad un “acquirente” in via Savona e di aver ceduto anche altra droga poco prima in via della Moscova. In casa sua, poi, sono state trovate 19 dosi di cocaina e 2000 euro e su questo vanno avanti le indagini.

    “Sono venuto a Milano per fare musica trap, che va di moda ora – ha raccontato il 25enne – ho tirato avanti con qualche contratto discografico, anche da 10mila euro, ma non riuscivo a pagarmi le spese, spaccio da 5 o 6 mesi. Lo ammetto, ho sbagliato, la droga la compro a Milano nei vicoli vicino alla stazione Centrale”. E ancora: “Ho firmato un contratto anche un paio di mesi fa, ma devo fare altre due canzoni per rinnovarlo”.

    Come ha fatto presente il suo legale, i genitori si sono resi disponibili ad accoglierlo in un’altra regione per la misura del divieto di dimora a Milano. Il processo proseguirà il 16 settembre.