Dal 14 ottobre 2025, Microsoft termina ufficialmente il supporto a Windows 10, il sistema operativo lanciato nel 2015.
Secondo la comunicazione ufficiale del colosso americano, gli utenti nello Spazio Economico Europeo (SEE) potranno usufruire di un ulteriore anno di aggiornamenti estesi senza costi, mentre al di fuori del blocco europeo i computer non aggiornati smetteranno di ricevere patch di sicurezza, aumentando così il rischio di attacchi informatici.
Impatto globale e rischio sicurezza
Secondo l’associazione americana Public Interest Research Group, fino a 400 milioni di computer nel mondo non saranno più aggiornati, soprattutto perché molti dispositivi non soddisfano i requisiti hardware richiesti per Windows 11.
“Non si sono mai verificati così tanti computer tagliati fuori in un colpo solo”, scrivono gli esperti, sottolineando come questo fenomeno possa incrementare il numero di PC obsoleti e aumentare i rischi di sicurezza.
Questioni ambientali
L’associazione evidenzia anche l’impatto ambientale: la sostituzione forzata dei computer potrebbe generare una significativa quantità di rifiuti elettronici.
“Se i nostri portatili e computer fissi durassero solo un anno in più, la quantità di inquinamento eliminata equivarrebbe a togliere dalla strada più di 250.000 auto di medie dimensioni per un anno”.
Richieste dei consumatori
Per mitigare i rischi, Public Interest Research Group ha chiesto a Microsoft di estendere il supporto gratuito a Windows 10 di almeno un altro anno, seguendo l’esempio europeo sostenuto da Euroconsumers.
Questa estensione permetterebbe a centinaia di milioni di utenti di continuare a utilizzare i loro dispositivi in sicurezza, riducendo al contempo il potenziale impatto ambientale e i rischi legati a PC non aggiornati.
Con il termine del supporto, gli esperti raccomandano agli utenti di valutare attentamente l’aggiornamento a Windows 11 o di adottare misure alternative per mantenere la sicurezza dei propri dispositivi.