Morazzone, i vigili salvanola "villa di Sgarbi" dalle ruspe

Morazzone Non c’è pace intorno a Villa Bianchi, storica dimora la cui sorte è stata presa a cuore alcuni giorni fa dal critico d’arte Vittorio Sgarbi mentre visitava il paese.
Ieri mattina la polizia locale del comune di Morazzone ha fermato i lavori, costringendo operai e impresa al dietrofront. Ci sarebbe un permesso mancante alla base dell’atto compiuto dagli agenti, che hanno intimato all’impresa di sospendere l’attività di demolizione fino alla completa regolarizzazione della posizione.

Ieri mattina, infatti, davanti alla villa sono stati posteggiati alcuni mezzi pesanti, adibiti al trasporto dei tralicci e delle strumentazioni necessarie al posizionamento e all’innalzamento della gru di cantiere. Non è chiaro se le intenzioni dell’impresa fossero quelle di iniziare con le opere di abbattimento o se, più semplicemente, ci fosse solo la volontà di montare la gru. Comunque sia, sta di fatto che alla vista dei mezzi è scattato immediatamente il controllo, da cui è

risultato che non era stato richiesto il permesso di occupazione del suolo pubblico, documento necessario per compiere simili operazioni. Alle 9.30 la polizia locale è entrata in azione, notificando l’ordinanza di sospensione immediata dei lavori.
Se plausibilmente in una situazione “normale” questo tipo di mancanza sarebbe anche potuta sfuggire all’occhio dell’Amministrazione, nessuno poteva aspettarsi una simile svista in una situazione come quella maturata in seguito alla visita del vulcanico Sgarbi, che ha sollevato il caso. Oggi infatti ci sono decine di riflettori puntati sulla villa liberty, che nell’arco di qualche giorno è diventata il fulcro della vita del paese. «Abbiamo esercitato il normale controllo dovuto in questi casi – spiega dal canto suo il sindaco di Morazzone, Matteo Bianchi – I lavori ora sono sospesi e riprenderanno plausibilmente nel mese di settembre, nel frattempo avremo modo di chiarirci le idee, avviando anche un confronto aperto con l’imprenditore proprietario dell’area, nell’attesa che la soprintendenza per i beni architettonici si esprima in merito alla questione».

Domani mattina, intanto, la faccenda finirà anche nell’aula del consiglio comunale, dove il sindaco riferirà su quanto accaduto e cercherà di spiegare quali sono gli indirizzi dell’amministrazione in materia di edifici di pregio, una cosa è certa.
«Troveremo il modo – conclude il sindaco – di non trovarci più in questa situazione e stabiliremo regole certe per gli edifici storici, che rappresentano un patrimonio per la storia e la cultura locale».
E venerdì Sgarbi sarà a Caronno Varesino: pare siano state trovate altre opere di Pierfrancesco Mazzuchelli in arte il Morazzone.
Alessandro Madron

f.artina

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