Addio atenei, i giovani vogliono lavoro

I dati di Openjobmetis: dopo la maturità sei ragazzi su dieci si buttano alla ricerca del primo impiego. L’università viene scelta solo dal 27 per cento. Mentre uno su dieci ce la fa... ma in terra straniera

Altro che bamboccioni e con poca voglia di lavorare o studiare. I diciottenni di oggi hanno voglia di fare ed imparare, misurandosi con il mondo del lavoro o con l’università. È quanto emerge da un sondaggio condotto nei giorni dalla Openjobmetis, l’agenzia per il lavoro di Gallarate.
L’azienda guidata da ha chiesto sul proprio sito web ai giovani neodiplomati di indicare quali fossero i programmi per il loro futuro. I risultati sono stati sorprendenti e indicano come i giovani italiani e varesini siano molto più

maturi di quanto si pensi e desiderosi di confrontarsi con le sfide del mondo del lavoro. Il 58% degli intervistati tra coloro che hanno conseguito la maturità quest’anno, si è dichiarato pronto a cercare il primo impiego. Alta, il 27%, anche la percentuale dei diciottenni che dichiara di volersi iscrivere all’università; un 9% progetta addirittura di fare un’esperienza lavorativa o di studio all’estero. Solo il 6%, dice di volersi godere l’estate e poi verso settembre decidere che fare all’ultimo momento.

«I risultati dell’indagine – commenta , responsabile Area di Openjobmetis – scattano un’interessante istantanea relativa ad una fase cruciale per la vita dei giovani tra i 18 e i 19 anni. Se quasi sei studenti su dieci sono già alla ricerca di un primo impiego, significa che i ragazzi italiani hanno molto più la testa sulle spalle di quanto spesso si sia portati a pensare». A partecipare al sondaggio sono stati più di mille votanti, che hanno detto la loro sul sito della Openjobmetis. La stragrande maggioranza preferisce iniziare a costruire la propria indipendenza e l’ingresso nel mondo del lavoro rappresenta il primo passo. La domanda posta dall’agenzia era questa: “Gli esami di maturità stanno per concludersi; hai già fatto progetti per il futuro?”. Oltre al 58% che vuole trovarsi un lavoro, c’è anche un 27% di votanti che si è già iscritto all’università, con l’obiettivo di approfondire gli studi e laurearsi. Un dato in linea con i risultati del Ministero dell’Istruzione che certifica il calo degli aspiranti laureati.

Secondo i dati del ministero, sono stati meno di 80 mila i giovani che quest’anno si sono iscritti al portale Universitaly per i test d’ingresso, contro i circa 90 mila del 2014 e i 115 mila del 2013. Dal sondaggio Openjobmetis, emerge poi che sono i ragazzi, con una percentuale del 55%, a preferire la ricerca di un impiego, mentre le ragazze (il 45%), sono più propense alla carriera accademica. Il 9% dei diciottenni partecipanti al sondaggio, intende andare all’estero, per migliorare le proprie competenze linguistiche, trovare un lavoretto e fare un’esperienza. Pochi gli indecisi; un 4% dei neodiplomati non ha pianificato il futuro e preferisci godersi il sole e il mare, mentre il 2% non sa se andare avanti a studiare o andare a lavorare. «L’estate è il momento ideale per vivere una prima, significativa, esperienza professionale – conclude la Fornari – imparare un mestiere non è una cosa banale e mettersi in gioco per farlo è una prova di maturità che va ben al di là dell’attestato appena ricevuto a scuola».