Addio Valentino Bonin Cassano piange l’alpino

L’improvvisa scomparsa del sessantunenne ha colpito tutta la comunità: Valentino è mancato ieri, a causa di un infarto

– Ha colpito l’intera città l’improvvisa scomparsa di Valentino Bonin, capogruppo degli Alpini, mancato ieri mattina a causa di un infarto.

Il tempestivo intervento dell’ambulanza e dell’elisoccorso non è servito, purtroppo, a salvargli la vita: il responsabile delle Penne Nere se n’è andato ad appena 61 anni. La notizia si è subito diffusa a Cassano, dov’era conosciuto, oltre che come titolare di una ditta di automazioni, soprattutto per il suo impegno generoso nell’Associazione nazionale alpini, per la quale ricopriva l’incarico di consigliere della sezione di Varese, mentre è stato più volte eletto alla guida del gruppo cassanese: compito al quale era stato nuovamente chiamato pochi mesi fa,

dopo aver coordinato per anni la Protezione civile alpina della città.
Tra le tante iniziative che l’hanno visto attivo, non si può dimenticare la costruzione dell’asilo, realizzato grazie al lavoro volontario delle Penne Nere dell’intera Italia, nella città russa di Rossosch, la stessa località in cui, durante la seconda guerra mondiale, aveva sede il comando del corpo d’armata alpino. Bonin aveva infatti progettato l’impianto elettrico della struttura e prestato la sua manodopera, compiendo diversi viaggi in Russia e collaborando con l’attuale presidente nazionale degli Alpini, .
«Per me Valentino era come un figlio: abbiamo condiviso molti anni insieme. Ha fatto davvero tanto per l’Ana»: così lo ricorda il cassanese , presidente onorario della sezione alpina varesina. Sezione il cui consiglio si era riunito proprio lunedì sera: Bonin non mancava all’appello. Anche il sindaco è rimasto a bocca aperta per l’inaspettata morte dell’alpino, «una persona che si dava da fare, senza tirarsi mai indietro: l’ho visto contento e orgoglioso quando ha di recente proposto i cento rintocchi del campanile di San Maurizio, per commemorare il primo secolo dall’entrata dell’Italia nella Grande Guerra».
Non meno sconvolto l’ex primo cittadino, che definisce Bonin «un uomo disponibilissimo: ho sempre avuto da lui una mano per i bisogni del Comune, in particolare per la pulizia del torrente Rile». In molti stanno intanto esprimendo la propria vicinanza alla moglie e ai figli: il rosario sarà recitato stasera alle 20.30 in San Giulio, dove domani alle 15 ci sarà il funerale.