Allarme per sei giovanissimi su 10 Sesso senza protezione e alti rischi

Dall’Asl dati choc: «Dai 14 ai 24 anni il 71% dei ragazzi si crede al riparo da malattie». Più gravidanze e interruzioni tra le minorenni. Colce: «S’abbassa l’età dei rapporti»

– Gli adolescenti che inviano foto, video o messaggi a sfondo sessuale, hanno sei volte in più probabilità di essere “sessualmente attivi” rispetto ai loro coetanei.
Lo sostiene uno studio condotto dai ricercatori della University of Southern California, il quale fornisce una nuova comprensione del rapporto tra “sexting” e comportamento sessuale nella prima adolescenza.
E anche a Varese numerosi dati raccolti dall’Asl e dalla Cooperativa Lotta all’emarginazione dimostrano che non solo i giovanissimi sono sessualmente attivi, ma che ignorano le regole basilari della sessualità consapevole.
Sono, infatti, preoccupanti i dati raccolti nel 2013 su circa 25mila persone d’età compresa tra i 14 e i 24 anni, frequentatori di discoteche, pub, eventi e concerti.

«In dodici mesi di raccolta dati da parte della Colce – spiega , responsabile del Dipartimento di Prevenzione e Promozione della Salute nelle Comunità dell’Asl di Varese – il 57,9% degli intervistati ha avuto rapporti sessuali non protetti. Il 51% di questi crede che la doppia protezione (pillola più preservativo) sia inutile, o addirittura un ostacolo al rapporto. E il 71% si crede al riparo dalle malattie trasmesse sessualmente solo perché si fida del suo partner».

/> Un problema reso enorme dal fatto che il 32% dei ragazzi (età media 17 anni) dichiara di aver già avuto da due a sei partner, e il 19% di averne già avuti più di sei.
Da qui, l’emergere di una serie di problematicità. Il numero era diminuito rispetto agli anni Settanta e Ottanta, ma è tornato a salire: stiamo parlando delle ragazzine che restano incinte prima di raggiungere la maggiore età.
E sale, ovviamente, anche il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza. Gli esperti hanno riscontrato interruzioni di gravidanza in età estremamente precoci, in giovanissime con un’età compresa tra i 14 e i 16 anni.
Il numero di gravidanze tra le ragazzine è probabilmente dovuto al fatto che, oggi, rispetto agli anni Novanta e ai primi del Duemila, l’età del primo rapporto sessuale si è notevolmente abbassata.
«Per molti, ragazzi e ragazze, avviene già a 14-15 anni – spiegano dalla Colce – Questa precocità, però, non è quasi mani accompagnata da una adeguata preparazione per quanto riguarda il rischio di una gravidanza indesiderata».
«I giovanissimi sanno poco o niente di contraccezione, non ne parlano ovviamente con i genitori e le scarse informazioni che hanno sono veicolate dai coetanei. I luoghi comuni sbagliati sono ancora troppo diffusi: si crede che facendo sesso per la prima volta non si corrano rischi, si affidano al coito interrotto e così via».

In questo modo, oltre alle gravidanze, si rischiano le infezioni sessuali, anch’esse in aumento che possono avere un prezzo altissimo, come quelle da sifilide, da clamidia che possono portare a sterilità, dolore pelvico cronico o ai rapporti. Asintomatiche, curabili ma trascurate – Le infezioni sessuali spesso sono scarsamente sintomatiche e per questo la loro trasmissione è agevolata.
Silenziose e facili “da scambiare”. Ma non solo. «Tra il 2010 e il 2014 – continua la dottoressa Sambo – si sono verificati ben venti casi, tra ragazzi con età compresa tra i 20 e i 24 anni affetti da Hiv:sette femmine e 13 maschi».
«Abbiamo poi registrato, nello stesso periodo, due casi tra giovanissimi: una ragazza di 18 anni che ha contratto il virus e un maschio di 19. Le modalità di contagio più frequenti, l’88%, sono rapporti sessuali non protetti».