Auto bruciata nei boschi Dietro la storia di un furto

Auto bruciata nei boschi: a processo disoccupato di 25 anni. Dietro quell’Audi ritrovata carbonizzata il 24 settembre 2012 si nascondeva in realtà la storia di un furto. La macchina era stata rubata a un giovane albanese a Rivetto, in Svizzera, da un coetaneo incontrato fuori da un night.

La vittima, nonostante la confusione che all’inizio gli aveva fatto dichiarare di essere stato minacciato con un coltello, è alla fine riuscita a raccontare l’accaduto. I due stavano fuori dal night a fumare una sigaretta. Il ladro ha chiesto all’albanese di fare un giro sulla sua Audi scoprendo così che la vettura era aperta. Quindi, in un momento di distrazione del proprietario, si era infilato in macchina sgommando verso il confine italiano portandosi via anche il cellulare della vittima. Il tutto accadeva nel dicembre 2011.

Nove mesi dopo la stessa vettura viene ritrovata a Mesenzana carbonizzata. I carabinieri valutano la descrizione del ladro fornita dalla vittima: sui 20 anni, occhi azzurri, mentre era all’esterno del night qualcuno gli ha chiesto dell’exstasy. E a colpo sicura bussano alla porta dell’imputato noto per il suo coinvolgimento nel giro di spaccio della zona. Il ragazzo ammette il furto e da lì la storia si raddrizza: i carabinieri rintracciano anche il cellulare rubato ceduto a un dominicano da un altro spacciatore nella cui abitazione di Lavena Ponte Tresa i carabinieri hanno scovato anche due chilogrammi di marijuana. Il ladro ieri ha prudentemente scelto di essere ammesso al rito abbreviato. La sentenza l’11 novembre.

Mesenzana

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