Boom di meningiti, colpa dello smog?

Dieci casi registrati al Del Ponte a settembre: si tratta del ceppo virale, è curabile però serve attenzione. Il professor Nespoli: «Incidenza anomala ma niente paura». E un bimbo torna dall’Africa con la malaria

Epidemia di meningite virale. Mai come quest’anno il reparto di pediatria dell’Ospedale del Ponte ha registrato tanti casi di contagio. «Il virus ha sintomi molto simili a quelli della meningite batterica, ma non è altrettanto grave». Se il vostro piccolo accusa forti mal di testa, è infastidito dalla luce, ha la febbre e notate una certa rigidità della testa e del collo, non allarmatevi eccessivamente. I sintomi sono quelli che tutte le mamme conoscono e temono, perché tipici della meningite batterica. In realtà sono gli stessi che identificano anche la meno grave e più diffusa meningite virale. «Si tratta di un’infezione del sistema nervoso centrale che lascia però indenne le strutture encefaliche e il midollo spinale – precisa il professor, primario del reparto di Pediatria dell’Ospedale del Ponte – Va chiaramente curata con tutte le cautele del caso, ma non è grave come la sua omonima».

E anche la diagnosi è semplice da ottenere: «Rispetto al passato, adesso siamo in grado di effettuare indagini rapide ed esami mirati che riconoscono la malattia e permettono di intervenire in tempo – sottolinea – In caso meno gravi, là dove i sintomi sono meno marcati, si può scambiare la meningite virale per una comune influenza. I test sono però in grado di diagnosticarla». l bambini affetti da meningite virale possono essere ricoverati in ospedale,

però ad altri piccoli viene dato il permesso di stare a casa se i sintomi non sono troppo gravi. La terapia per alleviare i sintomi comprende riposo, adeguata assunzione di liquidi e analgesici. «In casi più gravi si effettuano anche due fasi terapiche. La convalescenza può inoltre durare fino ad una decina di giorni».E non stiamo parlando di una malattia rara, anzi. Ultimamente l’Ospedale del Ponte ha registrato un numero elevato ed anomalo di casi di meningite virale in bambini in età scolare. «Il virus si è diffuso dalle scuole primarie a quelle secondarie di primo grado – continua il professor Nespoli – Nel mese di settembre abbiamo già trattato una decina di casi. Non sono tantissimi ma rappresentano un’anomalia».

Non è dato sapere come mai questo virus si sia diffuso, «non esistono studi clinici precisi. Si ipotizza che concorrano diverse cause tra cui il fattore atmosferico legato all’inquinamento, ma sono tutte supposizioni». Tra le anomalie di questi giorni all’ospedale pediatrico varesino, si segnala però anche un caso di malaria che ha colpito un bambino di ritorno da un viaggio in Africa. «Questo è un caso isolato, anche perché è si tratta di una parassitosi, malattia provocata appunto da parassiti, che dalle nostre parti non ci sono – spiega Nespoli – La sua diffusione attuale si può dire sia limita alle aree tropicali e viene trasmessa da un tipo di zanzara che nel nostro territorio, nonostante i cambiamenti climatici, ancora non è diffusa». Il piccolo paziente è già stato curato, in collaborazione con il reparto di Infettivologia diretto dal professor , e dimesso.