Buguggiate in pole nella dura lotta al gioco d’azzardo

Prima riunione per la task force che lavora al contrasto del grave fenomeno: da settembre progetti finanziati con 50mila euro. L’esempio è Samarate

Buguggiate sempre più in prima fila contro il gioco d’azzardo. Il 21 luglio si è riunita per la prima volta la task force contro l’azzardo.

Da settembre realizzerà progetti finanziati con 50mila euro ciascuno e sostenuti dalla rete di Comuni collegati al consolidato Coordinamento contro overdose da gioco d’azzardo.
Il Comune capofila nel Varesotto è Samarate, primo ad aver dichiarato guerra alla ludopatia. Tra le prime municipalità a sostenere la linea contro l’azzardo si è segnalata Buguggiate, che avrà un ruolo di grande importanza nella nuova iniziativa.

«Il progetto coordinato da Buguggiate – spiega il sindaco – mira a mettere a punto uno schema di regolamento e ordinanza attuativa, per limitare la diffusione delle pratiche d’azzardo nel territorio, facendo sì che sia messo a disposizione delle amministrazioni che intendano avvalersene». E non è un caso che tale azione cada proprio sotto la responsabilità del Comune di Buguggiate, che già da molti anni ha adottato un proprio regolamento ad hoc in tema,

lo stesso che fungerà da riferimento e punto di partenza. In aggiunta però il progetto garantirà ai cittadini del territorio interessato (che copre oltre il 40% della popolazione provinciale, cioè più di 350mila persone), uno sportello dove sarà possibile ricevere consulenza di base, con successivo orientamento ai servizi e alle risorse di cura del territorio, ma anche consulenza di natura legale e finanziaria, spesso indispensabile per le famiglie soggette al problema dell’azzardo, che incide profondamente sull’area economica dei nuclei coinvolti, a volte anche fortemente indebitati.

Nei 10 mesi della progettualità verrà predisposta l’accoglienza psicosociale in ciascuno dei 5 distretti coinvolti e centralizzata l’assistenza legale e finanziaria presso la sede And a Gallarate. Verrà sperimentato uno sportello di ascolto “Gambling a scuola”, perché non solo vi sono molti giovani che già giocano d’azzardo in modo problematico (And ha stimato che siano circa l’1% della popolazione studentesca, ma ben 1/3 degli studenti coloro che giocano), sebbene tale attività sia vietata ai minorenni, ma anche sono molti i figli di giocatori patologici che soffrono a causa del comportamento dei genitori e che quindi necessitano di sostegno specifico. Per facilitare l’apertura dei ragazzi a chiedere aiuto, verrà rinnovato il concorso per la produzione di slogan di sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo, giunto alla terza edizione, che verrà promosso in tutte le scuole dei territori che aderiscono al progetto.