Cani sequestrati a Varese In città esplode la rivolta

Dopo il sequestro dei cani dell’associazione Occhi Struggenti Onlus, insorgono i volontari della struttura ribattezzata “casa di riposo per animali” (che si trova in via Al Gerett alla Schiranna), e tutti coloro che hanno adottato lì un amico a quattro zampe.

Ieri mattina – a poche ore dal sequestro effettuato domenica dai Carabinieri e dal Servizio Interprovinciale di tutela animali – è stata creata la pagina Facebook “Giù le mani da Occhi Struggenti” dove è possibile riportare testimonianze post-adozione, scrivere messaggi di incoraggiamento e cercare aiuti anche economici per mettere a norma la casa e sperare di far tornare i pelosi.

I volontari hanno promosso una raccolta di firme da inviare alla Asl, al ministero della Sanità e alle autorità coinvolte, per spiegare che «l’associazione Occhi Struggenti si occupa del mantenimento di cani soli, maltrattati, ciechi, azzoppati e anziani, insomma tutti quei cani dimenticati che nessuno vuole».

«Lì non esistono sbarre: tutti i cani vivono liberi e di notte dormono tutti in casa. Ma paradossalmente una delle contestazioni del sequestro riguarda proprio l’assenza di gabbie all’interno della struttura» si legge nel testo della petizione, che durante la serata di ieri aveva già raccolto più di duecento firme. , il gestore della struttura che è riuscito a far adottare centinaia di cani in nove anni, commenta: «Sono molto rattristato, darei il mio sangue per riavere indietro i cani, che sono la mia vita».

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