Case, auto, terreni e patrimoni. Ecco il “tesoretto” dei senatori

Openpolis lancia il dossier sul “Senato Trasparente”. Vince Gadda. Al volante prevale la Fiat, poche le vetture nuove. Seconde case? Nì

– Trasparenza dei patrimoni, Openpolis “boccia” i nostri parlamentari: solo la deputata del Pdsi guadagna la sufficienza. Ma in generale i loro patrimoni sono piuttosto spartani ed essenziali: molti solo casa e automobile. Lo rivela Openpolis, l’associazione che monitora l’attività dei politici eletti a tutti i livelli, con il report “Patrimoni trasparenti”, pubblicato a partire dalle dichiarazioni patrimoniali (risalenti alla situazione del 2014) che i parlamentari sono obbligati a depositare ogni anno in base al “decreto trasparenza” del governo Monti.

Il risultato dei nostri eletti è tutt’altro che lusinghiero: Openpolis giudica “scarsa” la trasparenza di dodici su tredici. Solo Maria Chiara Gadda (Pd) si merita un giudizio “sufficiente”. Spulciando tra i patrimoni dichiarati, i nostri eletti sono tutti proprietari, o comproprietari, di una prima casa, a dimostrazione che l’abitazione è il caposaldo del patrimonio degli italiani, e anche dei varesini. La seconda casa invece è un “lusso” per pochi. (Pd) ha un appartamento a Campiglia,

in provincia di Livorno, mentre (Scelta Civica) ha una casa ad Arma di Taggia, in provincia di Imperia. Altri preferiscono i terreni: lo stesso Marantelli ne ha uno agricolo a Sala Monferrato, in provincia di Alessandria, mentre (Pd) ne possiede uno a Mesenzana.
Passando alle automobili, quasi tutti ne hanno una intestata a loro nome, tranne i leghistie , oltre a Librandi. Tra i nostri parlamentari va forte la Fiat, e in generale il “Made in Italy” in fatto di automobili. Anche se non dimostrano di essere dei gran patiti per le quattro ruote. L’ultimo acquisto infatti è quello di (Pd), che nel 2013 ha immatricolato una Volkswagen Golf.
La Gadda possiede una Fiat 500 del 2012, mentrea un’Alfa Romeo Mito del 2012 aggiunge anche una Suzuki Ignis del 2003. Marantelli è proprietario di una Fiat Bravo del 2008, mentre possiede una Fiat Panda che risale al 2007. Il “parco auto” più consistente è quello di , che possiede un’Alfa Romeo 159 del 2006, una Lancia Delta del 2009 e una Fiat Punto 1.2 del 2008, ereditata insieme ai familiari. Risulta proprietario di due auto il “grillino”, a dire il vero un po’ datate: una Renault Clio del 2000 e una Peugeot 207 del 2005.
Anche, ex Movimento Cinque Stelle passato a Scelta Civica, si arrangia con una Nissan Micra del 2004, mentre l’altra fuoriuscita dai “grillini” viaggia con una Ford Mondeo in comproprietà. Infine, le partecipazioni societarie.

Librandi è amministratore unico di quattro società, tra cui la Tci che opera nel settore dell’illuminazione. Il leghista Giorgetti possiede 896 azioni Fiat, 1002 del Banco Popolare, una dell’Editoriale Nord e 1536 della Euroholding, società in liquidazione, oltre alle dieci quote, ereditate, della Cooperativa Pescatori del Lago di Varese.
L’altro leghista Candiani detiene il 5% dell’azienda di famiglia. Infine il Pd Senaldi ha in portafoglio mille azioni della finanziaria Barclays e 300 ordinarie dell’Eni.