C’erano una volta i botti. Nelle valli fioccano divieti

Ordinanze da Cocquio a Germignaga, da Luino a Biandronno. I sindaci: «Più sicurezza per bambini e animali. E meno smog»

Un no forte e netto contro i botti di Capodanno arriva da alcuni piccolo Comuni della zona del Medio Verbano e delle valli. Evitare di guastare ancora di più la qualità dell’aria, tutelare gli animali e prevenire incidenti e incendi fortuiti; queste le motivazioni fondamentali alla base delle ordinanze emesse dai sindaci dei Comuni di Luino, Cocquio Trevisago, Germignaga, Biandronno, Caravate e Sangiano. «Negli ultimi anni – spiega il sindaco di Cocquio – si è

sempre più diffusa la consuetudine di festeggiare Capodanno e altre ricorrenze con lancio di petardi e botti, che causano un oggettivo pericolo per persone e animali, senza dimenticare l’incremento delle emissioni inquinanti, l’inquinamento acustico e che i fuochi artificiali sono causa di stress, morte e ferimenti per cani, gatti, uccelli e animali domestici». Per i trasgressori, sono previste sanzioni amministrative con multe da 50 a 500 euro, più il sequestro del materiale pirotecnico utilizzato e illecitamente detenuto. Appellarsi al buon senso dei cittadini e al senso di responsabilità collettivo, non è stato ritenuto sufficiente, come invece hanno ritenuto di fare altri Comuni del varesotto.

Anche a Germignaga sarà vietato far esplodere petardi e botti in qualsiasi tipo di luogo, fino al prossimo 6 gennaio, con un pensiero particolare rivolto ai bambini, spesso purtroppo vittime di incidenti causati da botti inesplosi, raccolti inavvertitamente dai più piccoli. «I genitori vigilino sul corretto uso dei dispositivi nei luoghi privati, per evitare che i minori raccolgano ordigni inesplosi» si legge nell’ordinanza emessa nelle ultime ore. «Un gesto di attenzione per i nostri amici animali, per l’ambiente, per la sicurezza dei nostri bambini e ragazzi; a Capodanno diciamo no ai botti» afferma il sindaco di Germignaga . Ordinanza analoga anche a Luino.

Divieto di sparare botti e petardi fino a dopo l’Epifania anche sui territori comunali di Sangiano e Caravate, mentre a Biandronno l’ordinanza arriverà fino al 10 gennaio. «Il divieto di accensione, su tutto il territorio comunale, di fuochi d’artificio, petardi e qualsiasi tipo di botti o mortaretti è in vigore dal 20 dicembre 2015 fino al 10 gennaio 2016 – spiega il sindaco di Biandronno – il divieto è motivato dalla necessità di tutelare la sicurezza e la quiete dei cittadini ed il benessere degli animali». Ordinanze che i cittadini residenti in questi paesi hanno accolto con favore, esprimendo sui social network il loro consenso, ma chiedendo anche ai Comuni che polizia locale e forze dell’ordine le facciano rispettare Perché un Capodanno senza fuochi pirotecnici possa essere divertente davvero per tutti.