Dà alle fiamme la propria casa per evitare lo sfratto

Arrestata una donna, morosa da mesi: alla vista dei militari e dell’ufficiale giudiziario avrebbe perso la testa

Per evitare lo sfratto dà fuoco all’appartamento che dovrebbe lasciare: ventisettenne arrestata per incendio doloso. Il fatto è avvenuto alle 11.30 di ieri in via Pezza a Mesenzana.

Davanti alla giovane donna, morosa da mesi, si è presentato come previsto dalla legge l’ufficiale giudiziario per l’esecuzione dello sfratto. La ventisettenne, però, di lasciare quell’abitazione proprio non voleva saperne. Davanti al pubblico ufficiale si è rifiutata di uscire di casa commettendo di fatto un primo reato, quello di resistenza, per il quale è poi infatti stata denunciata.

In una situazione che diventava sempre più tesa, con l’ufficiale giudiziario che doveva far rispettare l’ordine di sfratto e la ragazza che rifiutava di lasciare l’abitazione, è scattata la chiamata al 112. L’ufficiale giudiziario ha richiesto l’intervento dei carabinieri prima per poter gestire lo sfratto esecutivo in corso. La ragazza, alla vista dei militari, avrebbe perso definitivamente la testa compiendo un gesto assurdo quanto potenzialmente molto pericoloso.

La ventisettenne ha cosparso di liquido infiammabile il divano presente nell’appartamento e con un accendino ha appiccato le fiamme. Le fiamme si sono levate rapidissime trovando terreno fertile nel materiale del divano e alimentandosi con l’accelerante gettato sul sofà dalla giovane.

In un attimo l’alloggio si è riempito di fumo, mentre il fuoco rischiava di divampare in modo incontrollabile. I militari, dopo aver messo tutti in salvo e aver allertato i vigili del fuoco, hanno iniziato a spegnere il rogo in modo da poterlo contenere e controllare. I pompieri hanno completato il lavoro. Nessuno, fortunatamente, si è fatto male o è rimasto intossicato. La ragazza, che ha dei piccoli precedenti alle spalle, avrebbe agito per disperazione. Nell’assurda convinzione che un gesto tanto estremo potesse farle guadagnare tempo.

È andata diversamente. I carabinieri l’hanno infatti arrestata, d’intesa con il pubblico ministero di turno, con l’accusa di incendio doloso. La ventisettenne è stata accompagnata in carcere a Como a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’alloggio di via Pezza è stato dichiarato parzialmente inagibile. I danni causati dalle fiamme a quanto pare non sono così modesti.

Al di là dell’arresto la ventisettenne potrebbe trovarsi a rispondere dell’accaduto anche sul fronte civile.