Dal Decumano al centro di Varese: i padiglioni di Expo riaprono con Oculus

Dal 10 novembre al 10 dicembre l’iniziativa di Gandini Active Group, Comune, Camera di Commercio e La Provincia: il maxischermo ospiterà l’albero della vita, il Socrate tutti i padiglioni... virtuali

Expo è finita? No, si è solo trasferita in centro Varese. Il trasloco – che ha del futuristico – è avvenuto grazie a una iniziativa di della società di comunicazione Gandini Active Group, del Comune, della Camera di Commercio e del quotidiano la Provincia di Varese. Dal 10 novembre e 10 dicembre il maxi schermo di piazza Monte Grappa ospiterà l’albero della vita. L’albero si accenderà tutti i giorni, dalle 19 alle 23, con uno spettacolo ogni mezz’ora.

Durante gli stessi giorni, i padiglioni di Expo – anche quello del Giappone che pochi sono riusciti a vedere a causa delle lunghe code – si trasferiranno al Socrate. Per visitarli basterà entrare in una sala speciale, dove saranno installati tre monitor da 50 pollici. Questi apparecchi illustreranno a rotazione l’interno dei diversi padiglioni.
Ma non è tutto qui. In alcuni giorni, a seconda della disponibilità del personale, il cittadino potrà indossare – l’apparecchiatura di Samsung che consente di immergersi in una realtà virtuale – e visitare l’interno di alcuni padiglioni. Saranno proposti quelli più interessanti, a rotazione. La persona avrà la sensazione di essere catapultato all’interno dei padiglioni, potrà girarsi, osservare e persino percepire le stesse emozioni che avrebbe vissuto dal vero. Tutte queste esperienze saranno gratuite, così che nessuno potrà più dire di non essere andato a Expo.
Sabato, inoltre, in concomitanza con il nostro torneo live Fifa 16 di Play Station, Maurizio Gandini sarà in piazza Monte Grappa con uno stand, dove sarà possibile prendere confidenza con . In quel caso il viaggio virtuale si svolgerà nei siti Unesco della provincia di Varese. Con i piedi ben ancorati a terra, si partirà verso l’isolino Virginia (sarà presente il rappresentante, il signor ), il Sacro Monte, Castelseprio, Monte San Giorgio e Besano. «La cosa interessante è che Oculus fa vedere aspetti della realtà diversi da quelli a cui siamo abituati – spiega Maurizio Gandini – Mette la persona di fronte a particolari che non sempre riesce a cogliere. Per esempio, visitando il santuario del Sacro Monte, attraverso Oculus è possibile vedere da vicino il soffitto e ammirare le decorazioni della cupola, le stesse che a occhio nudo non si riescono a osservare perché troppo lontane». «Anche la decima cappella, quella della Crocifissione, sarà un’esperienza unica perché il fruitore si sentirà parte della scena, in mezzo a uomini e cavalli». Pare impossibile, ma grazie a Oculus la realtà diventa più intensa di quello che appare a occhio nudo. Gandini è stato una sorta di regista, perché ha tradotto la realtà in immagini immersive (grazie alle foto realizzate da ). Quelle foto sono state caricate su Oculus e proposte a Expo durante l’iniziativa “Do you Lake?” che si è svolta a ottobre (in collaborazione con la Camera di Commercio che sostiene l’iniziativa). «Lo strumento è stato provato anche da un segretario dell’Unesco che, attraverso quelle “lenti”, ha visto il Sacro Monte di Varese. È rimasto davvero colpito, perché non se lo aspettava così bello» conclude Gandini, aprendo a tutti un viaggio sorprendente, che fa sognare il teletrasporto. Chissà, forse siamo più vicini al futuro di quanto vogliamo credere.