False consulenze al Pirellone Due i varesini nell’inchiesta

Avvisi di garanzia a Paolo Valentini (ex Pdl) e Luca Ferrazzi (ex An). «Siamo sereni». La scoperta del coinvolgimento dai servizi online

False consulenze per 260mila euro: è la nuova accusa della magistratura che travolge il Pirellone.
Nell’inchiesta, che nasce come filone dell’indagine Mon Cheri relativa ai rimborsi “pazzi” di consiglieri e assessori che la procura di Milano ha stimato intorno ai tre milioni di euro, dieci politici tra consiglieri e assessori di centrodestra e centrosinistra in carica durante l’ultimo mandato del governatore .
Tra i destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini che la procura di Milano sta notificando in queste ore ci sono anche i due varesini (all’epoca

capogruppo Pdl) e (già assessore nella giunta Formigoni, An).
Entrambi si dichiarano «estremamente tranquilli», a fronte della notizia «appresa da amici che mi hanno telefonato dopo averla letta sui giornali online – spiega Ferrazzi – Io al momento non ho ricevuto nulla».
«In ogni caso non avendo nulla da temere visto che ho sempre agito secondo le regole sono assolutamente sereno. Certo è bizzarro che io scopra così di un’indagine nei miei confronti; per sentito dire, senza mai essere stato interpellato, interrogato o mi siano mai state chieste spiegazioni». Più tagliente Valentini, che mantiene un tono pacato cedendo a tratti all’ironia.
«Noi avevamo tre collaboratori – spiega Valentini – I cui contratti, e così vale per tutti gli altri capigruppo, venivano regolati in ogni aspetto dalla struttura regionale. Noi vagliavamo solo i curriculum. Poi era la struttura regionale a fare tutto, compreso il pagamento degli stipendi. Nonostante questo oggi scopro che è comunque responsabilità del capogruppo. Mi pare una gestione quanto meno ondivaga della questione». Per struttura regionale si intendono funzionari alle dipendenze della Regione Lombardia, non politici o amministratori.
«Tra l’altro i nostri funzionari sono sempre stati professionali e scrupolosi, quindi non ho dubbi che abbiano fatto tutto secondo le regole». La procura milanese ha chiuso l’indagine relativa a presunti contratti fantasma di collaborazione e consulenza per i quali la Regione Lombardia avrebbe speso oltre 260mila euro dal 2008 al 2011, in tutto tre ex assessori delle scorse giunte di Roberto Formigoni e sette ex consiglieri sono indagati con l’accusa di falso e truffa ai danni dello Stato.
Gli indagati sono gli assessori , e e gli ex consiglieri , Paolo Valentini Puccitelli, , , Daniel Luca Ferrazzi, esponenti dell’allora maggioranza di centrodestra, e i pidiessini e .

L’avviso di conclusione indagini è firmato dal procuratore aggiunto e dai pm e .
Secondo gli inquirenti, i dieci indagati, alcuni dei quali già coinvolti nell’inchiesta Mon Cheri avrebbero presentato false attestazioni relativamente a collaborazioni e consulenze funzionali all’espletamento del loro mandato, in realtà mai eseguite o non rispondenti alle prestazioni previste dai contratti.
Valentini si concede una battuta: «Forse daranno la colpa anche ai capogruppo regionali anche in caso di un bombardamento da parte dell’Isis – e conclude – La procura sostiene che queste persone non lavoravano. Un dato di fatto che vale per il 40% dei dipendenti pubblici».