Fascette sui cancelli, ora è psicosi furti. La Valceresio tiene gli occhi aperti

L’immagine postata da un utente di Bisuschio fa il giro di Facebook e alza l’allerta. Segnale in codice per i ladri? Può essere: nel dubbio, avvisare le forze dell’ordine

– È sempre più psicosi da furto in casa nella zona della Valceresio: è bastata la presenza di una fascetta stringicavi annodata su un cancello di un’abitazione per riaccendere la grande preoccupazione dei cittadini rispetto al problema delle incursioni diurne e notturne dei ladri.
È successo a Bisuschio, dove la guardia resta alta dopo i furti in casa avvenuti nelle ultime settimane, anche se nelle ultime ore non si sono registrati nuovi episodi.

Ma l’allerta non manca, tanto che ogni segnale, anche apparentemente singolare, come può essere una innocua fascetta, non viene sottovalutato.
Ed è giusto così, perché, come spiegano sempre i tutori dell’ordine, è meglio una segnalazione anche esagerata, prima, che un sopralluogo sulla scena del furto, poi. La foto della fascetta è stata postata anche su Facebook, facendo il giro del web.
La situazione è talmente “calda” nella zona, organizzatasi in una fitta rete di gruppi di vicinato rinsaldata anche attraverso l’uso

di WhatsApp e di Facebook, che ogni movimento sospetto diventa oggetto di analisi e di segnalazione.
Ed è una raccomandazione preoccupata che viaggia anche attraverso i social network: «Di sicuro – dice una donna – è un segnale. Vedono che in casa non c’è mai nessuno e poi entrano. In passato erano entrati in una casa disabitata». «Ma scusate – si chiede un’altra signora – la fascetta è un segnale?». «Certo – ha risposto un altro utente di Facebook – fate subito segnalazione ai Carabinieri o alla Polizia locale».

Che serpeggi preoccupazione dopo tutto quello che è successo da queste parti è un sentimento naturale: «Io – dice un altro cittadino – avviserei subito, così le forze dell’ordine girano in quella zona». «È di sicuro un segno – annuisce un’altra utente – lo hanno confermato anche le forze dell’ordine a Varese».
Prevale la grande cautela: «Mi raccomando – insiste un altro – non toccate mai i segnali per eventuali impronte. Limitarsi a segnalare».
Che esista una sorta di “linguaggio dei ladri” è stato più volte raccontato. I segni strani lasciati su cancelli, citofoni e campanelli sono una realtà nota. Se poi rappresentino effettivamente una sorta di codice per “topi” e scassinatori è tutto da confermare, anche se in diverse circostanze i collegamenti sono risultati concreti.
In ogni caso, sempre meglio segnalare ogni movimento sospetto o fatto singolare alle forze dell’ordine.