«Galimberti-Malerba: palla al centro»

Marco Dal Fior, giornalista e analista politico, fa le carte alla sfida per la poltrona di Palazzo Estense: «La partita è apertissima. Ma al fischio d’inizio manca ancora molto: ci si sta soltanto scaldando»

, che aveva ricevuto l’investitura da , ha rotto gli indugi e ha detto sì alla candidatura a sindaco di Varese: la Lega si affida a lui per riconfermare il dominio a Palazzo Estense, iniziato alla fine del 1992. O almeno così sembrerebbe perché non tutti, all’interno del movimento nato in città negli anni Ottanta per perseguire l’autonomismo, sono concordi sulla scelta di Malerba e c’è chi sta ancora pregando il segretario nazionale di intervenire indicando un nome alternativo.

In attesa di sviluppi, che però sarebbero clamorosi, diamo per scontato che, alle Comunali della prossima primavera, la campagna elettorale metterà di fronte, per il centro destra, Malerba e, per il centro sinistra, , uscito vittorioso dalle recenti primarie del Partito Democratico. Abbiamo immaginato la sfida come una partita di pallone e abbiamo chiesto a , giornalista di acume e fine analista politico, di immaginare i candidati come se dovessero affrontarsi su un campo di calcio.

Per incominciare, partiamo dal pronostico: «Per la prima volta – sostiene Dal Fior – si annuncia una gara equilibrata e i bookmaker non possono prendere nessuna quota alla leggera. La palla è al centro dello stadio – Palazzo Estense – ma siamo lontani ancora dal fischio d’inizio e per ora vediamo solo le due squadre: da una parte il centrosinistra, agguerrito, dall’altra il centrodestra, alla ricerca degli schemi per collaudare il gioco». Malerba non è stato gettato subito nella mischia: «È stato lasciato abbrustolire per un mese – osserva Dal Fior – e mi pare un calciatore che si è riscaldato per ottanta minuti e adesso tutti puntano su di lui per far gol negli ultimi dieci minuti ma c’è un rischio: quello di essersi stancato psicologicamente». Il Pd è carico: «Il centrosinistra ha già sfogato ogni mal di pancia alle primarie in cui, se devo dire la verità, io non credo. Sarà anche uno strumento di democrazia ma non sempre quello che è democratico va di pari passo con l’intelligente. Pensate a Gesù e Barabba: la piazza ha scelto il secondo. E pensate a un allenatore, magari a , che aveva riportato in B il Varese: era lui a decidere chi far giocare. Alle primarie invece va a votare soprattutto lo zoccolo duro delle varie fazioni che indicano il candidato sindaco. È come se un tecnico del calcio facesse un referendum fra gli ultrà per sapere chi deve mettere in attacco o in porta».

Per il Pd le consultazioni pre elettorali per indicare il candidato hanno comunque dato frutti: «Come ho detto – ripete Dal Fior – il centro sinistra ha il vantaggio di aver stemperato malumori e mal di pancia con le primarie. Ci si è sfogati e adesso chi ci sta ci sta per tentare di fare gol a Palazzo Estense». Che giocatori sono Malerba e Galimberti? Dal Fior non ha dubbi: «Rispetto alle edizioni passate abbiamo due nomi presentabili, due begli atleti: Malerba mi sembra uno stopper e non solo per la sua presenza fisica. Deve stare in guardia al centro della difesa anche perché il suo nome non è uscito da tutta la coalizione. Galimberti è un attaccante e la scelta delle primarie, che lo hanno incoronato candidato del centro sinistra, in un certo senso depotenzia Malerba perché l’avvocato ha un volto ancora più nuovo, considerando ad esempio l’età». Il sostegno ai due è poi diverso: «Galimberti ha avuto l’appoggio evidente della segreteria cittadina del Pd, che l’ha candidato. La Lega ha avuto il mal di pancia sul nome di Malerba e anche gli altri alleati non hanno accettato con entusiasmo il suo nome: rischia di rimanere ostaggio di lotte interne alla sua coalizione ma essendo grande, grosso e vaccinato ne starà alla larga».

Le squadre sono diverse, proprio come i loro uomini di punta: «Il centrodestra è in campo per non perdere il trofeo che ha sempre conquistato da 23 anni a questa parte. Il centrosinistra deve vincere in casa della capolista e dovrà attaccare, rischiando però di esporsi al contropiede. Chi difende invece non deve stare troppo a cincischiare perché altrimenti c’è il pericolo che gli avversari, prima o poi, buttino dentro la palla». I programmi? «Galimberti ha detto che la prima iniziativa da sindaco sarà quella di cancellare il parcheggio alla Prima Cappella. Sul tema Malerba non si è espresso anche perché è stata l’amministrazione attuale a pensare a questo progetto. Se ne riparlerà durante la campagna elettorale. Ora i due hanno altre priorità e cioè quelle di fare gruppo». In che modo si cementa lo spogliatoio? «Malerba ha l’obbligo di dimostrare a tutti che il suo è il nome giusto, Galimberti deve assorbire la componente di Varese 2.0, capace di dare sapore alle primarie attraverso , sconfitto ma con un risultato di assoluto prestigio». Che cosa serve per rendere l’atmosfera della partita degna dei duellanti in gioco? «Non deve disputarsi – risponde Dal Fior – davanti a poche migliaia di ultrà ma tutta la città deve partecipare in modo attivo e propositivo».