Gallarate, sotto l’albero dei pendolari non c’è lo sconto di gennaio

Secondo Trenord i ritardi di ottobre non hanno superato la soglia. Comitati sorpresi: «Strano, linee disagiate anche per l’effetto Expo»

Abbonamento di gennaio, niente bonus per i pendolari. Nonostante per calcolarlo si siano considerate le performance registrate ad ottobre. Quando, complici i visitatori che hanno affollato le ultime settimane di Expo, sono stati diversi i ritardi segnalati dai viaggiatori.

Eppure nono sono stati sufficienti a superare l’indice di affidabilità del 5%, la soglia oltre la quale Trenord, per volontà di Regione Lombardia, offre uno sconto del 30% sul prezzo dell’abbonamento. Che scende al 25% se il bonus viene concesso da più di tre mesi consecutivi. Per calcolare se si ha diritto allo sconto si prendono in considerazione le performance registrate tre mesi prima rispetto all’emissione dell’abbonamento. Ecco spiegato perché per calcolare quello di gennaio si guardi alle prestazioni di Trenord del mese di ottobre.

Ebbene, nessuna delle tre linee che passano da Gallarate otterrà il bonus. Niente sconto per la Domodossola, che negli ultimi anni era praticamente “abbonata”, tanto che molti pendolari gallaratesi acquistavano l’abbonamento da Casorate Sempione per ottenere una riduzione sul prezzo. «Non riesco a capire come sia potuto succedere: le nostre rilevazioni indicano che ad ottobre un treno su due è arrivato in ritardo – commenta , portavoce del comitato Amici pendolari della tratta Domodossola-Arona-Milano – Bisognerebbe chiedere a Trenord come l’abbiano calcolato: noi ci aspettavamo il bonus».

Invece la direttrice ha avuto un indice di affidabilità del 4,47%, troppo poco perché l’azienda concedesse uno sconto. Stesso discorso per la Varese e la Luino, che hanno registrato performance rispettivamente del 3,77% e del 3,27%. Così come per la linea S5 del passante, che si è fermata all’1,63%. «Il fatto che non ci siano sconti ci ha un po’ meravigliato – conferma , portavoce del comitato pendolari Gallarate-Milano – È addirittura clamoroso che non ci sia per la Domodossola, la linea che patisce i maggiori disagi». Il fatto, aggiunge, «è che noi non abbiamo modo di effettuare le rilevazioni. Stiamo sviluppando un sistema, cercando di ricostruire i dati che stiamo raccogliendo da poco più di un mese». Ma i pendolari non hanno in mano i numeri relativi ad ottobre, necessari per un’eventuale contestazione della decisione. Trenord fa sapere che è a Regione Lombardia che compete definire i criteri per l’erogazione del bonus. E rimanda al proprio portale.