Genitori esasperati cacciano il figlio Lui e la fidanzata si vendicano a botte

Una storia di ordinaria follia a Varese

– «Vattene, vattene via. Sai soltanto creare problemi. Qui a casa non torni». Sono le parole di due genitori esasperati quelle che l’altro ieri notte hanno dato il via a una sceneggiata in grande stile culminata con un arresto, una denuncia e due poliziotti in ospedale. Teatro dello show di un ventenne molto noto alle forze di polizia è stata via Monfalcone, a San Fermo. Il ventenne si è presentato a casa dei genitori. Voleva entrare,

voleva soldi, voleva farla da padrone.
I genitori erano barricati in casa, motivati a non fare entrare più quel figlio nell’appartamento e nella loto vita.
Perchè? Perchè, per loro stessa ammissione, di quel figlio non ne potevano più. Definirlo pianta grane per mamma e papà è ormai diventato riduttivo. Il ragazzo, nonostante la giovane età, ha avuto diversi problemi con la giustizia. Non lavora, è spesso violento, non ha mai mostrato la volontà di voler cambiare vita. Sino a quando i genitori non hanno detto basta.

Incapaci di raddrizzare la situazione nonostante diversi tentativi hanno allontanato quel figlio forse nella speranza di farlo ritornare sui propri passi. Quanto accaduto l’altra notte lascia presumere che neanche questa strategia abbia funzionato. Il ragazzo ha iniziato a gridare come un pazzo per strada, a prendere a pugni e calci la porta dell’abitazione dei genitori, a insultarli, a spaccare o buttare a terra tutto ciò che gli capitava a tiro.
In pochi minuti il ventenne ha scatenato l’inferno nella dormiente via Monfalcone. La chiamata alla polizia di Stato l’hanno fatta gli stessi genitori barricati in casa e spaventati da quel figlio violento. Quando gli agenti della squadra volante sono arrivati sul posto il giovane non si è affatto calmato.
Anzi sono stati insulti anche per i poliziotti verso i quali si è scagliato mulinando colpi. Due minuti e a dare manforte alla follia in atto è arrivata anche la “fidanzatina” del ventenne.

Varesina di 17 anni, incensurata, molto cala nei panni della donna del piccolo boss di periferia. Perchè invece di calmare il fidanzato, evitando il peggio, si è avventata contro gli agenti apostrofandoli con appellativi degni di uno scaricatore di porto e cercando di colpirli. Forse sperava di poter poi fuggire con il ragazzo dannato. Ma non è andata così. I poliziotti hanno bloccato sia il ventenne che la diciassettenne. Il ragazzo è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Ha trascorso la notte in camera di sicurezza: ieri l’arresto è stato convalidato in sede di direttissima.
La ragazzina è stata denunciata e affidata ai genitori. I due agenti feriti sono stati accompagnati in ospedale: nell’aggressione hanno rimediato lesioni guaribili in dieci giorni. Non è chiaro se i genitori del ventenne vorranno querelare il figlio a loro volta per quanto accaduto l’altra notte.