Guai albanesi per il finto pilota Atterra su 450 chili di marijuana

Atterraggio di fortuna per Giorgio Riformato, varesino di 58 anni, il sedicente “comandante” pizzicato da Le Iene mentre impartiva lezioni di volo ad aspiranti aviatori per la modica cifra di 1.200 euro a volo senza averne i titoli.

Riformato, finito davanti ai giudici del tribunale di Varese in quanto accusato di truffa, questa volta è atterrato nel posto sbagliato.

Precisamente in Albania: la polizia, a pochi metri di distanza dal luogo dell’atterraggio di fortuna, ha ritrovato 460 chilogrammi di marijuana, stupefacente che viene coltivato rigoglioso tra i Balcani, e ha fermato il solcatore dei cieli che, stando a quanto testimoniato in aula a Varese da una dipendente, si presentava sempre con delle divise da pilota. Pare con tanto di gradi mai acquisiti sulle spalle.

Il suo piccolo aereo è stato trovato ieri dalla polizia albanese dopo che era atterrato rovinosamente in una zona abbandonata vicino alla spiaggia di Divjaka, vicino a Tirana. Durante l’atterraggio su una superficie di terra battuta, l’aereo ha subito danni perdendo una ruota.

Secondo le informazioni diffuse dal ministro dell’interno , Riformato ha dichiarato alla polizia di aver fatto un atterraggio di emergenza a causa di turbolenze. L’esito confermerebbe le accuse varesine di mancanza di titoli adeguati a voli impegnativi. Poco distante dalla zona sono state trovate 8 borse piene di marijuana, per un totale di 460 chilogrammi, mentre un’auto carica anch’essa di marijuana è stata bloccata mentre tentava di allontanarsi dall’area.

Il conducente dell’auto, un cittadino albanese residente in Italia rientrato appena due giorni fa, è stato arrestato.

Riformato ora dovrà vedersela con le autorità albanesi, oltre che con quelle italiane. Riformato è balzato agli onori della cronaca quale titolare di una scuola per piloti abusiva. Il caso esplose nel 2009 quando Le Iene, appunto, arrivarono proprio a Mesenzana, dove il “comandante” impartiva lezioni, trasformando in nazionale una storia sino ad allora rimasta localizzata.

Stando alle accuse mosse dalla procura di Varese, a conclusione delle indagini della Guardia di Finanza di Luino, il “comandante” avrebbe violato parecchi articoli del codice di navigazione esercitando «a titolo oneroso il servizio di trasporto aereo», così recita il capo di imputazione, senza aver mai ottenuto il previsto certificato di operatore aereo e la licenza di esercizio. I titoli riconosciuti a Riformato gli avrebbero al massimo consentito il volo turistico e non a scopo di lucro.

E invece attraverso due società (la Yacht Fly Company srl intestata a lui e la Fox Jet Airlines srl riconducibile alla sua convivente, oggi ex), avrebbe effettuato «viaggi di aero taxi. Da Voghera a Roma e poi più giù verso la Puglia», come testimoniato da una ex dipendente.

Non solo: con la sua perfetta divisa, i biglietti da visita, il sito internet delle sue società, e una notevole parlantina «raccontava di essere stato comandante su jet di linea di grandi compagnie aeree», ha convinto due aspiranti piloti a versare 20 mila euro ciascuno quale condizione per diventare soci delle sue compagnie, acquisire il brevetto di volo e poi solcare l’aria a loro volta.

Riformato ha sempre respinto le accuse, mentre una delle vittime ascoltate in aula ha raccontato di un volo da brivido da Voghera ad Albenga durante il quale il “comandante” avrebbe «eseguito una serie di manovre palesemente errate».

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