Guardatela, questa Varese non ci piace

Da via Quintino Sella al ponte della tangenzialina a Belforte: in poche ore, due discariche abusive. Impossibile per le Gev risalire ai colpevoli: il conto, quindi, arriverà ai varesini. Beffa sulla Via Sacra

– Nuove discariche abusive fanno capolino in città. Due le aree prese questa volta di mira: la prima è in via Quintino Sella, poco dopo il bivio che porta a Oronco, la seconda è sotto il ponte della tangenzialina a Belforte, vicino alla vecchia sede degli uffici della Dogana.
Non si tratta di grandi ammassi di rifiuti, ma di piccoli siti che vengono presi di mira per abbandonare i rifiuti ingombranti o speciali che necessariamente devono seguire un iter differente da quello previsto per l’immondizia domestica.

Così, un po’ per pigrizia, un po’ per menefreghismo, capita sempre più spesso che i cittadini prendano l’abitudine di sbarazzarsene lungo il ciglio delle strade o in angoli poco frequentati, lontano da occhi “indiscreti”.
La speranza, da parte dei protagonisti di questi gesti, è sempre la stessa: riuscire a farla franca e liberarsi di un quello che viene ritenuto un peso.
Purtroppo, a volte, i “furbetti” dell’immondizia riescono a farla franca. Le Guardie Ecologiche di Varese gli stanno con il fiato sul collo,

e quando li pizzicano grazie a un lavoro di accurate indagine, oltre alla sanzione amministrativa, obbligano i “furbetti” alla pulizia del sito e allo smaltimento della discarica. Ma non sempre i responsabili lasciano tracce chiare che permettono ai “paladini anti degrado” di risalire a loro.
Così, non resta che chiedere agli operatori di Aspem di intervenire per la rimozione dei cumuli di sporcizia.
Il tutto a carico dei contribuenti: i soldi necessari per la pulizia delle discariche abusive vengono recuperati dalle tante tasse che regolarmente i varesini versano. I due nuovi siti scoperti nella giornata di ieri, purtroppo, rientrano nella casistica di quelli i cui artefici rimangono impuniti: se nessuno segnalerà alle Gev o alla Polizia Locale l’accaduto perché testimone diretto, risalire al colpevole sarà impossibile.
In via Quintino Sella, ieri mattina, ha fatto capolino una bella ingombrante vecchia poltrona. Sul ciglio della strada, in bella vista, varesini e turisti hanno potuto ammirare lo spettacolo che dava loro il benvenuto al Sacro Monte. Il rifiuto ingombrante è stato lasciato proprio a due passi dall’inizio della mostra “open air” che percorre la via delle Cappelle nella quale, attraverso riproduzioni di immagini fotografiche del tempo, si ricostruisce il pellegrinaggio compiuto al monte sacro da papa Giovanni Paolo II, avvenuto il 2 novembre del 1984.
Non facendo parte delle installazioni artistiche dell’esposizione, i residenti hanno subito notato la poltrona, l’hanno fotografata e i loro scatti hanno fatto ieri il giro di Facebook. Le Gev chiederanno questa mattina a Aspem di rimuovere il rifiuto ingombrante.

La seconda discarica a cielo aperto, invece, si trova in uno dei luoghi prediletti dai “furbetti” dell’immondizia: la stradina che passa sotto il ponte della tangenzialina di Belforte. Lì, qualche mese fa qualcuno si era sbarazzato di alcuni bidoni contenente materiale pericoloso.
Questa volta, invece, qualche ignoto si è disfatto di alcuni copertoni, di qualche vecchio indumento e di una decina di infissi e vetri per finestre.
«Abbiamo già compiuto due sopralluoghi – spiega , responsabile delle Gev – Uno sabato sera e uno domenica mattina. Purtroppo, non abbiamo trovato alcun indizio che ci possa condurre al responsabile».