I partiti si spaccano Male le alleanze, non le civiche

Elezioni amministrative, nei partiti corrono le divisioni. Campo libero per le liste civiche: saranno loro le vere protagoniste della tornata elettorale nei Comuni. Diamo un’occhiata ai casi più emblematici, che mostrano come la tendenza a dividersi sia tutto sommato “bipartisan”.

A Cardano al Campo, dove pure centrosinistra e centrodestra sono riusciti a ricucire le spaccature presentandosi compatti, la terza lista mette insieme il gruppo dei Popolari (che fino al 2012 era sempre stato alleato con il centrosinistra) e quello di Uniti per Cardano, i cui promotori sono due fuoriusciti illustri da Forza Italia (l’ex consigliere provinciale Pdl e il consigliere comunale uscente ).

A Gavirate, dopo dieci anni di governo del centrodestra (nel 2009 con una lista “bollata” con i simboli di Pdl e Lega), non c’è una vera continuità, mentre il Pd è spaccato in due, con il partito schierato con la candidata dell’ex opposizione e i vertici della sezione, tra cui il segretario dimissionario , in corsa per l’altro candidato sindaco .

Spaccature da entrambi i lati anche ad Arcisate, dove tra i candidati sindaci “civici” spunta un nome di peso come , ex sindaco ed ex capogruppo della Margherita in consiglio provinciale, nonché candidato sindaco dell’Ulivo nel 2004, ma anche , ex consigliere comunale leghista che fa debuttare in provincia di Varese il simbolo di Siamo Gente Comune, il movimento fondato da.

Film simile a Induno Olona: da un lato c’è , con la sua “Comunità democratica”, dall’altro un pezzo della minoranza uscente di centrodestra in “Cambiamo Induno”, che ha in lista anche l’ex presidente di Giovane Italia a Varese .

«È stata dura – ammette , segretario provinciale del Pd – ma tutto sommato siamo soddisfatti. E più compatti del centrodestra». E se a Carnago il terzo incomodo è una lista che candida a sindaco un’ex consigliere di centrosinistra (), è sul versante del centrodestra che i “separati in casa” vanno per la maggiore.

In casa Lega spiccano i casi di Buguggiate, con il gruppo dell’ex sindaco e senatore A, Besnate, dove si ricandida l’ex sindaco , e Olgiate Olona. Qui il centrodestra propone da una parte Lega, Ncd e Fratelli d’Italia, dall’altra Forza Italia e i leghisti fuoriusciti: assessori che fino a ieri hanno lavorato insieme ora divisi alle urne.

Ma anche a Solbiate Olona (due liste di centrodestra più quella della Lega), Fagnano Olona (in campo contro la lista ufficiale c’è un ex consigliere della maggioranza Pdl-Lega che trionfò nel 2009 prima di liquefarsi nel 2013) e Besnate (Forza Italia, Lega e Ncd hanno una lista a ciascuno).

«Ma la linea è stata chiara» non ammette discussioni il segretario provinciale del Carroccio . E , responsabile degli enti locali di Forza Italia, fa notare che «è più facile unirsi in periferia che non al centro», riferendosi alle divisioni nazionali.

«Al di là di qualche situazione fisiologica, con spaccature locali in contesti già incancreniti dai personalismi, le alleanze di centrodestra, soprattutto con la Lega Nord, si sono realizzate nella maggior parte dei casi. Forse per la convinzione che in questa fase i partiti non possono permettersi troppi capricci».

Andrea Aliverti

© riproduzione riservata