Il Ponte di Vedano preoccupa «Castiglione vuole chiarezza»

Tanti dubbi dopo il semaforo rosso a Decathlon. Anche il sindaco Poretti pretende delle risposte: «Diteci cosa succede: siamo coinvolti pure noi»

– Il braccio di ferro sul nuovo insediamento commerciale che potrebbe spuntare al Ponte di Vedano, ma che negli ultimi giorni ha subito un brusco stop, va avanti.
Nelle ultime ore, infatti, la disputa si è allargata fino a Castiglione Olona: l’amministrazione comunale guidata dal sindacovuole vederci chiaro e chiede di essere un interlocutore privilegiato nell’ambito del confronto, sempre più animato.

«Noi – spiega il sindaco Poretti – non siamo né favorevoli, né contrari a priori a questo tipo di intervento, vogliamo solo capire come si stanno evolvendo effettivamente le cose. Il problema è che fino alla conferenza di servizi non eravamo mai stati coinvolti dal Comune di Vedano Olona o da altri enti. Invece il nuovo insediamento commerciale potrebbe produrre ripercussioni importanti su Castiglione Olona e per questo motivo intendiamo essere soggetto attivo in questa fase».


Castiglione vuole essere un interlocutore durante l’iter burocratico che potrebbe cambiare il volto del Ponte di Vedano. Per il momento, però, il condizionale è d’obbligo visto che nell’ultima conferenza di servizi il progetto Decathlon, uno dei due operatori coinvolti nell’operazione di rilancio e riqualificazione urbanistica e commerciale (l’altro è Bricoman), è stato bocciato (non procedibile per un questione di natura ambientale). L’iter prosegue, e dunque nulla è perduto per i due colossi francesi, ma la decisa frenata ha fatto male a chi sta procedendo.
Sarebbe un peccato, di sicuro si sta parlando di una grossa opportunità occupazionale e urbanistica, non raccogliere i milioni di euro di investimenti che pioverebbero sul territorio, ma poi ci sono anche le preoccupazioni dei piccoli commercianti e pure quelle di qualche comune, come Castiglione.

«Ci sono delle questioni – insiste Poretti – che non possono essere ignorate. Questioni molto importanti. Si parla ad esempio della questione occupazionale. Va bene, ma vogliamo che venga messo tutto nero su bianco e che cittadini del territorio vengano effettivamente assunti e non con dei contratti capestro: sei mesi di lavoro e poi a casa. E poi non possiamo trascurare l’aspetto viabilistico. Con l’arrivo di questi due grandi negozi è chiaro che il traffico sulla Varesina sarà molto più intenso e quindi vogliamo capire quali siano gli accorgimenti e le misure che si stanno studiando per ridurre al minimo i problemi di viabilità. Già si sta facendo con la Conferenza dei Servizi, dove abbiamo un nostro assessore che sta seguendo la vicenda».
In realtà un piano di viabilità era stato già approntato e dovrebbe tra le altre cose favorire i collegamenti tra i comuni grazie a una rete di piste ciclabili. Giovedì sera a Castiglione si tornerà a parlare del Ponte di Vedano in commissione Territorio.