In Comune coperto di letame A Sesto minacce di morte e caos

Si è presentato in Comune ricoperto di letame, poi ha minacciato di morte il sindaco di Sesto Calende, Marco Colombo, quindi per quasi due ore ha tenuto in scacco chiunque cercasse di ascoltarne le ragioni minacciando di suicidarsi nel Ticino. Infine si è tuffato in acqua raggiungendo a nuoto la sponda piemontese del fiume.

In mutande si è nascosto in una villa a Castelletto Ticino, dove i carabinieri lo hanno catturato e lo hanno portato in caserma.

Tutto ha avuto inizio in tarda mattinata quando un uomo di 33 anni, senza fissa dimora, originario della Calabria, si è presentato in Comune a Sesto Calende in una veste molto bizzarra, per usare un eufemismo.

Fino al collo era ricoperto da uno strato di alcuni centimetri di letame e tra le mani aveva delle buste con dentro altro letame. «A un certo punto – ha raccontato il sindaco Colombo – ha minacciato di morte anche me e la mia famiglia. In quel momento mi trovavo in azienda, stavo lavorando. Mi hanno chiamato dal Comune molto spaventati e preoccupati. Mi sono subito precipitato negli uffici, visto che mi avevano descritto la scena: c’era quest’uomo ricoperto di letame che imbrattava i muri e le sedie. Sono corso lì per farlo ragionare».

Alla base del raptus ci sarebbe una questione di natura burocratica: «Ce l’aveva con il Comune – spiega il primo cittadino sestese – per una vicenda che risale al 2006. L’amministrazione di quel tempo gli tolse la residenza, diceva che per quel provvedimento non poteva più rivedere la figlia. Ho tentato di farlo calmare, ma poi se l’è presa anche con me e mi ha minacciato di morte».

A quel punto l’uomo si è spinto all’esterno inseguito dalle forze dell’ordine. È salito su una barca ripetendo che si sarebbe tolto la vita se non gli avessero ridato la residenza per vedere la figlia. Ma un certo punto si è tuffato in acqua: tutti hanno creduto fosse stato inghiottito dal Ticino, tanto che nel giro di pochi istanti diverse barche, anche della sezione nautica della polizia provinciale, si sono attivate nelle ricerche.

Ma l’uomo era già uscito dal corso d’acqua dopo averlo attraversato a nuoto e, in mutande, se l’era filata lungo le vie della vicina Castelletto Ticino, rifugiandosi in una giardino. I carabinieri lo hanno rintracciato in una villa e lo hanno ammanettato e trasportato in caserma a Sesto dove è stato interrogato. Per l’uomo è stato disposto il trattamento sanitario obbligatorio.

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