«Io razzista?» Calderoli mangia la banana

Alla vigilia di Pontida, sono stati diversi i big leghisti che hanno calcato il palco di Zanica per la festa del movimento. Ed è stato davanti alle centinaia di militanti che per la prima volta in pubblico Roberto Calderoli ha addentato una banana. Gesto ripetuto ieri al raduno storico. A Zanica i toni più alti sono stati del deputato piemontese Gianluca Buonanno – sotto i riflettori per gli attacchi alla Boldrini , ieri «appesa» all’amo a forma di spigola – che ha definito Angela Merkel «una nazista economica».

«Non sono razzista – ha affermato Calderoli, alla vigila del processo proprio per le offese all’ex ministro Kyenge – sarebbe però opportuno che ciascuno mangi le banane a casa sua». Aggiungendo: «La buccia non si deve buttare in terra, perché si rischia di farsi male». «Ho sempre sostenuto la necessità di un muro sotto il Po», ha esordito dal palco. Per poi aggiungere, ricordando tutte le accuse che gli sono state mosse dagli altri partiti, in primis di essere il padre del porcellum: «Eppure, tutti mi cercano, Renzi compreso, quando si devono fare le riforme». Elencando come necessari il dimezzamento del numero dei deputati, l’elezione dei senatori col sistema svizzero e i tributi locali trattenuti in loco.

Calderoli attacca poi le scelte del governo sulle Province («quella di Bergamo è un fiore all’occhiello») e sulle Regioni. Ritenendo che il Senato deve bilanciare il potere dello Stato centrale, e che «i tributi dei Comuni e delle Regioni non devono essere toccati dallo Stato». E annuncia che domani depositerà il quesito referendario per abrogare l’abrogazione del reato di immigrazione clandestina.

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