La comunità montana cambia Paolo Enrico nuovo presidente

Paolo Enrico è il nuovo presidente di Comunità Montana Valli del Verbano. L’assemblea dei sindaci ha scelto il successore di Marco Magrini.

Trepidazione, tensione e qualche nota polemica hanno caratterizzato la presentazione dei programmi due candidati, la votazione dell’assemblea dei sindaci e la fase finale della nomina. A sfidare , il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca , che solo di recente ha presentato la sua candidatura.

Noto medico luinese, Paolo Enrico, ha così convinto la maggior parte dei ventidue sindaci seduti al ferro di cavallo di Cassano Valcuvia. Gli obiettivi del suo corso sono stati esposti durante la presentazione, su tutto il messaggio ribadito più volte: «L’unione di tutti senza divisioni, per il bene del territorio». Un programma articolato quello del vincitore, con la premessa di un’analisi patrimoniale ed economica dell’ente come base per ogni programmazione che si snoda in punti fondamentali tra i quali l’individuazione delle priorità degli interventi, la particolare attenzione alle problematiche dei paesi e delle frazioni di montagna, l’incentivazione e sostegno delle attività agro–silvo–pastorali, un collegamento turistico e organizzativo per Expo, la rimodulazione del bando per la devoluzione del ristorno frontalieri e attenzione ai gruppi di Protezione Civile. Questo nelle intenzioni del vincitore.

La votazione ha visto 20 sindaci schierati per Paolo Enrico e 11 che hanno pronunciato il nome di Fabio Passera. «La mia richiesta è di indirizzarci tutti verso un nuovo corso – ha dichiarato Enrico -Voglio essere il presidente di tutti e il mio è un appello all’unanimità di intenzioni, come in una grande famiglia. Quello che mi preme di più è unire gli enti verso il bene del territorio. Basta divisioni». Passera si dice tranquillo nonostante la sconfitta: «Ci avvicineremo senza preconcetti alle idee del novo presidente nel caso fossero sulla nostra rotta –conclude – Porteremo avanti le nostre proposte nelle quali crediamo ancora». 

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