La Dacia diventa la casa del Sacro Monte

Completata la ristrutturazione dell’immobile nel parco di villa Baragiola. Ieri sopralluogo del sindaco. Diventerà centro di documentazione della Via Sacra. Ma non è escluso che si ricavino anche aule studio

Un “gioiello” recuperato e oggi di fatto pronto per diventare funzionale. All’interno di un bellissimo parco, che già viene utilizzato da moltissimi cittadini.
La ristrutturazione della Dacia di Villa Baragiola è stata completata e ieri il sindaco, l’assessore ai Lavori pubblici e l’assessore alla Promozione del Territorio , insieme al vescovo , a monsignor e a per la Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte, hanno effettuato un sopralluogo.
Presente anche il progettista e direttore dei lavori.

Lo chalet in legno è stato restaurato nell’ambito dell’Accordo di Programma sulla Valorizzazione del Sacro Monte: la destinazione dell’immobile sarà infatti quella di Centro di documentazione sui Sacri Monti, con la collaborazione della Fondazione Paolo VI. Ma si ipotizza, per una parte, anche la realizzazione di aule studio.
Entro una settimana saranno completate anche le rifiniture, dalla posa degli zoccolini all’illuminazione esterna, dal collaudo dell’ascensore alla lamina del parquet. L’inaugurazione sarà tra settembre e ottobre, con una mostra e una riunione tra i rappresentanti dei Sacri Monti piemontesi e lombardi, come ha precisato l’assessore Ghiringhelli. L’accordo di programma risale alla fine del 2006, ed era stato firmato dal Comune con il sindaco Fontana, Regione Lombardia, Provincia di Varese, Università dell’Insubria, Consorzio di gestione Parco Regionale Campo dei Fiori, Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese, Fondazione Pogliaghi per il Museo Pogliaghi.
Entro la fine di luglio i firmatari si incontreranno per definire la destinazione.