La politica varesina è con Tsipras Ma il Pd attacca: «E i nostri aiuti?»

Il risultato del referendum greco ha suscitato entusiasmo e polemiche: ecco cosa ne pensano i rappresentati della Città Giardino

– Vince il “no” al referendum greco. E Atene è con un piede fuori dall’Europa. Il risultato della consultazione popolare voluta dal premier Alexis Tsipras viene salutato con entusiasmo a Varese, culla della Lega, forza politica che da sempre si trova lontana ideologicamente dal tipo di Unione europea che è stata creata.

«Sono compiaciuto dl risultato – spiega il segretario provinciale della Lega Nord – Ora che si riformi davvero questa Europa che, obiettivamente, non sta funzionando a dovere». Non una critica all’unità europea, ma solo al tipo di unione che è stata creata. «Credo ciecamente nell’Europa dei Popoli e delle Regioni, ma non in questo “super” Stato di burocrazia che tenta di prevaricare la democrazia» chiude Bianchi.
Ad esultare per il risultato è anche l’ex

assessore di Forza Italia , socio fondatore dell’associazione di destra Orizzonte Ideale. «Onore a Tsipras, che ha permesso al suo Popolo di scegliere se combattere (e magari morire) o perire deponendo le armi in partenza. Sembra incredibile e paradossale, ma in questo momento invidio il popolo greco, artefice del proprio destino» è il commento che affida a Facebook.
Contento del risultato anche il deputato del Movimento 5 Stelle. Che nei giorni scorsi aveva dichiarato pubblicamente il sostegno del movimento al referendum e al “no”. Tuttavia, secondo Petraroli, il governo greco dovrebbe uscire subito dalla moneta unica, senza tergiversare, come invece sembra stia facendo. «Il governo greco avrebbe assicurato che non emetterà una moneta parallela – scrive Petraroli – generalmente le decisioni e gli accordi decisivi sono presi in segreto… in questo caso ho la sensazione che Tsipras abbia barattato la possibilità di fare un referendum assicurando alla Troika che non avrebbe comunque mai fatto l’unica cosa realmente capace di far saltare l’attuale sistema finanziario. Coniare una moneta di Stato garantita da riserve auree».
Il consigliere comunale di Sel lancia invece un apprezzamento incondizionato per Tsipras: «Leggendo e ascoltando i commenti di quanti per settimane hanno denigrato Tsipras e il popolo greco raccontando falsità inaudite, si capisce che costoro non riescono a digerire un risultato davvero straordinario. Quel 61,3% di no al ricatto imposto dalla Trojka (e loro servi al seguito) dovrebbe far riflettere e contribuire all’avvio di una nuova fase dentro l’Unione europea. Ma se non capiscono i numeri, riproviamo a dirglielo in musica…».
Ad essere controccorrente a Varese è soprattutto il Pd. I democratici non vedono di buon occhio l’uscita della Grecia dall’Europa. «Sono per trovare un accordo perché la Grecia rimanga nella zona Euro – spiega il consigliere comunale del Pd – che tuteli tutti gli interessi coinvolti. Non possiamo infatti dimenticare, per quanto riguarda l’Italia, l’enorme massa di crediti che l’Italia ha dato a beneficio di Atene. Abbiamo contribuito, facendo sacrifici, ad aiutare i greci. Sacrifici che hanno fatto i cittadini. E i debiti vanno sempre onorati. Non è quindi accettabile che adesso la Grecia se ne lavi le mani ed esca dall’Unione».
E quindi rispondendo all’ondata di entusiasmo dei leader dei partiti italiani, Civati si lascia andare ad un’ultima riflessione: «Troppo facile dire, come fanno Grillo e Salvini, usciamo dall’Euro. L’Italia ha caratteristiche troppo diverse rispetto alla Grecia. A partire dalla popolazione e dall’importanza economica».