La top ten del borgo in festa Prima il Papa, poi Pogliaghi

Tantissimi i pellegrini che hanno preso d’assalto il Sacro Monte. Bene la mostra open air su Giovanni Paolo II. Poi la casa-museo

– Molti i pellegrini che, durante le recenti festività natalizie, sono saliti al Sacro Monte per percorrere a piedi la Via Sacra e per visitare e ammirare le bellezze custodite dal borgo sacro.
Fedeli e che non hanno voluto perdersi l’occasione di visitare la mostra “open air”, dal titolo “Varese 1984-2014, un Santo in cammino con il popolo di Dio”, promossa dalla Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese a trent’anni dal pellegrinaggio di Giovanni Paolo II lungo il viale delle Cappelle e al Santuario, chiusasi proprio nella giornata di ieri.

Dopo una partenza sfortunata a causa di un forte temporale che aveva danneggiato lo scorso ottobre alcune delle gigantografie (quella sotto il Mosè, in particolare, si era spezzata in due punti), l’esposizione ha riscosso un enorme successo.
Al secondo posto per interesse, il museo Ludovico Pogliaghi che ha recentemente riaperto i battenti. Le giornate di bel tempo hanno favorito le passeggiate all’interno del giardino della Villa.
Il cancello che introduce al giardino si scorge lungo la Via Sacra,

mentre dalla casa, nascosta dalla vegetazione, si riesce ad ammirare in tutta la sua bellezza e imponenza solo quando si varca l’ingresso. La visita è un viaggio che spazia tra epoche e stili diversi grazie agli oggetti che amava collezionare, fino ad arrivare al cuore della sua casa, il grande atelier dove lavorava e dove spicca maestosa la grande porta del Duomo di Milano, il grande capolavoro dell’artista alla quale lavorò fra 1894 e 1908.
Al terzo posto il Santuario con i suoi pregiati affreschi. Tutti con il naso all’insù per ammirare gli affreschi, posti sulle volte della navata centrale, di Giovan Mauro della Rovere detto il “Fiammenghino”. Il tour non poteva che proseguire all’interno del Museo Baroffio che espone nelle sue eleganti sale le collezioni del fondatore, ma anche oggetti liturgici e reperti archeologici della donazione di monsignor Lanella, la raccolta mariana d’arte sacra contemporanea e oggetti preziosi donati al santuario dai fedeli. Oltre ai quadri cinesi, agli argenti, ai paramenti, ai codici miniati, alle sculture, alle monete, alle medaglie, alle ceramiche, ai dipinti lombardi risalenti ai secoli XV e XVI.

La visita al Sacro Monte e ai suoi tesori d’arte è stata anche l’occasione per un tuffo nella natura che circonda il borgo sacro.
Il bel concerto dell’Epifania, tenuto ieri sera nel santuario e promosso dall’assessorato al Turismo, Commercio e Marketing territoriale del Comune di Varese in collaborazione con la parrocchia di Santa Maria del Monte, ha concluso il periodo delle feste natalizie.
In programma una selezione di brani di vari compositori, sia tradizionali come le pastorali di Bach, la suite della Watermusic di Haendel ed altri temi natalizi tra cui i molto apprezzati Stille Nacht, Adeste Fideles e Tu scendi dalle Stelle, sia moderni come con il brano di P. Cattaneo Echi di Natale-per solo organo.
L’arciprete don ha fatto gli onori di casa.
E alla magica atmosfera creata dai bravi musicisti dentro la chiesa si è accompagnato l’impareggiabile spettacolo del tramonto sul sagrato.