Ladri “armati” di muta da sub Così facevano la spesa gratis

Avevano fatto incetta di bottiglie e formaggi in due supermercati
Nascondevano la merce con un trucco ingegnoso. Tre in manette

– Parmigiano e superalcolici in grandi quantità. Maxi spesa? Non proprio. La merce veniva effettivamente da due supermercati, uno con sede a Luino, l’altro a Laveno Mombello, ma non era stata pagata ma rubata. La banda, composta da tre romeni tra i 24 e i 30 anni tutti con precedenti alle spalle, è stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Luino. I militari hanno intercettato l’Audi A4 con targa bulgara con a bordo il trio durante uno dei tanti controlli di sorveglianza del territorio. I carabinieri si sono immediatamente resi conto che quell’auto era decisamente sospetta.

Nella macchina c’erano infatti 68 confezioni di parmigiano e 37 bottiglie di superalcolici. Curiosamente con la refurtiva i carabinieri hanno trovato tre tute da sub. La banda non era certo pronta per un tuffo fuori stagione. Le tute, secondo gli inquirenti, altro non sono che strumenti del mestiere. Alla stregua della gran quantità di attrezzi da scasso trovati sempre sull’Audi A4. Le tute venivano indossate dai tre ladri sotto i vestiti. Il tessuto sottile passava inosservato sotto un paio di jeans e un giaccone.

La muta funzionava come una seconda pelle. Il trio entrava nei supermercati e saccheggiava gli scaffali infilandosi la refurtiva tra la muta e la pelle. La muta schiacciava la merce camuffandola e impedendo una rovinosa perdita di pezzi. Il tutto veniva coperto con maglioni ampi e giacconi. Un sistema molto ingegnoso. I carabinieri hanno fatto scattare le manette. I tre sono finiti in carcere con l’accusa di furto aggravato. I carabinieri hanno sequestrato la refurtiva.

Hanno controllato le denunce per furto presentate nelle ore immediatamente precedenti il controllo e hanno individuato i luoghi del saccheggio. Due diversi supermercati: uno a Luino, l’altro a Laveno Mombello. La refurtiva è stata recuperata ed è già stata restituita ai legittimi proprietari. I carabinieri stanno ora verificando se la banda possa essere collegata ad altri colpi. Sia in provincia di Varese, sia in altre zone. La banda infatti vive nel lodigiano. Potrebbe aver colpito anche lì. Al vaglio ci sono decine di denunce per furto e decine di ore di filmati di videosorveglianza interni ai market. Una volta collegato il trio a un colpo, attraverso i filmati della videosorveglianza, sarà possibile collocare i sospettati sul luogo del delitto.