Livelli di diossina come nel 2008. Pedemontana può proseguire

Nonostante siano passati 40 anni dall’incidente Icmesa del 1976, noto come disastro di Seveso, l’inquinamento non si è diffuso in profondità

Nessun aumento dei livelli di inquinamento di diossina.

Autostrada Pedemontana Lombarda il 19 ottobre scorso ha presentato a Regione Lombardia i risultati dei carotaggi effettuati sui territori dei Comuni coinvolti dall’incidente Icmesa del 1976 e interessati dal futuro passaggio della Tratta B2 (compresa tra l’interconnessione con la tratta B1 a Lentate sul Seveso e lo svincolo di Cesano Maderno).

Dai risultati emersi viene confermato che l’incidente Icmesa – più noto come disastro di Seveso – ha causato un rilascio di diossina che si è depositata sulla superficie del terreno, dove è rimasta nel tempo quando non rimossa dalle precedenti operazioni di bonifica o dai rimaneggiamenti del terreno. La diossina è presente solo nei primi due metri di terreno. Nonostante siano passati 40 anni dall’incidente, l’inquinamento non si è diffuso in profondità; la distribuzione territoriale della contaminazione e le concentrazioni di diossina rilevate sono paragonabili allo scenario delle indagini del 2008.

I risultati della caratterizzazione validati da Arpa (Agenzia Regionale di Protezione Ambientale) hanno evidenziato piena coerenza con i dati ottenuti durante le precedenti campagne d’indagine del 2008 e del 2012. Nello specifico, dai risultati di tutte le indagini condotte dal 2008 al 2016, emerge che dei 642 campioni analizzati il 23% (149 campioni) ha un contenuto di diossina superiore ai limiti previsti dalla normativa; del totale dei campioni analizzati, il 3% (20 campioni) ha superato il limite normativo per aree a destinazione commerciale e industriale.

Sulla base dei risultati, Autostrada Pedemontana Lombarda presenterà alla Regione la proposta di perimetrazione delle aree che dovrebbero essere sottoposte a bonifica. Tale attività è preliminare alle successive fasi dell’iter di bonifica.